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Cratere, la lista ufficiosa esclude Fermo:
presenti Teramo e Macerata

errani

L’attesa per l’ordinanza del commissario straordinario Errani si protrae ulteriormente. Il documento che ridefinirà il cratere non è ancora stato reso pubblico. A questo punto dovrebbe essere reso noto domani. Gira però una lista ufficiosa alla quale mancherebbe solo la firma del commissario Errani.  Questa, secondo fonti ufficiose, la lista indicata al commissario, che aggiungerebbe ai comuni inseriti dopo il sisma del 24 agosto: Belmonte Piceno, Falerone, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Rinaldo, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montegiorgio, Monteleone, Montelparo, Ortezzano, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, SmerilloNel cratere iniziale figuravano: Amandola, Montefortino.

Spicca l’assenza del Comune di Fermo.  Un fatto quanto mai pesante soprattutto se, ad essere inseriti nell’ordinanza, saranno altri comuni che, come Fermo, hanno subito lesioni simili.

In Abruzzo sono stati inseriti altri sei centri tra cui Teramo. Una notizia che, se confermata dalla firma di Errani, vedrebbe l’assenza di Fermo come un fattore ancora più rimarcato.  Il messaggio di Calcinario era chiaro: accettiamo l’esclusione di Fermo solo se nel cratere vi sono comuni che hanno subito danni più importanti.

Sindaco Calcinaro che a riguardo si è sfogato sulla sua pagina Facebook scrivendo: “Non so se risponde a vero, poichè nessuno mi ha, mai, comunicato nulla, l’esclusione di Fermo dal cratere del sisma: in linea teorica sarei pienamente d’accordo con tale scelta poichè la mia logica, ed etica, porterebbe ad individuare la nozione di cratere con quei comuni che hanno realmente visto proprie case crollare, che si sono visti stravolgere la completa quotidianità, che non hanno più un tessuto economico di riferimento, che hanno contato morti e feriti o sfollati a centinaia. Detto questo, qualora l’inclusione nel cratere seguisse altre logiche che non siano quelle sopra indicate, e Fermo non venisse inclusa a dispetto di altre realtà o Città che hanno subito disagi e danni assolutamente comparabili se non anche minori, credo sia atto dovuto per un Sindaco seguire ogni possibile strada per denunciare e combattere questa aberrazione (e sono generoso nell’usare questo termine…). Il tutto per vedere come certo il diritto dei Fermani, per il proprio patrimonio pubblico e privato, a vedersi ristorato il danno suito nelle più gravi situazioni di disagio…’nè con un Euro di più, nè con un Euro di meno’. Una colpa di cui mi assumo orgogliosamente la responsabilità è quella, insieme alla mia amministrazione, di aver passato le ore ed i giorni successivi alle scosse ad affrontare le esigenze primarie di Città e dei Fermani, sul campo e costantemente, senza voler correre dietro a questa o quella autorità che d’altronde hanno accuratamente evitato la nostra Città. Ah, giusto per divertimento, perchè qui il terremoto sembra che abbia scherzato, oggi ero a fare sopralluoghi a San Zenone e a San Martino…con tecnici, professionisti e ditte…a giocare a nascondino…”

Risposta indiretta che arriva, sempre dai social, dal consigliere regionale Francesco Giacinti: “Leggo sulla stampa e sui social media inesattezze colossali per non usare termini più coloriti in merito alle differenze derivanti dall’appartenenza o meno al cosiddetto ‘cratere’, espressione coniata per indicare i comuni di cui all’allegato 1 del decreto relativo al terremoto, peraltro in fase di conversione e quindi ancora emendabile. La differenza tra l’appartenere al cratere o no consiste principalmente nel riconoscimento parziale (50% anziché 100%) dei danni sulle seconde case ubicate fuori dai centri storici e dai borghi e non affittate a persone che le utilizzano come abitazione principale. Per il resto, ovvero: prime case, immobili pubblici, imprese, chiese e seconde case utilizzate e ubicate nei centri storici e nei borghi e seconde case fuori dai centri storici e dai borghi ma affittate come abitazione principale, ci sarà il rimborso totale dei danni. Un decreto così in occasione di terremoti non è stato mai scritto. Mai. Altre differenze sono rappresentate dalla sospensione temporanea delle scadenze fiscali che non significa abolizione dell’obbligo di pagare. Per i comuni la questione Patto di stabilità ovvero Pareggio di bilancio è mitigata dalla contabilità speciale. Noto che l’appartenenza al cratere sia intesa e, purtroppo, scambiata per l’Eldorado o per una grande fortuna. Va detto, invece, che il far parte di tale elenco potrebbe avere dei contraccolpi economici e sociali non indifferenti in termini di attrattività economica, turistica, culturale, sociale e abitativa esercitabile dai territori interessati. Aggiungo anche una non improbabile sfiducia e un pessimismo che potrebbe verificarsi in capo ai residenti o alle giovani generazioni di certi territori con influenze negative per il prosperare di quelle comunita’. Proviamo ad immaginare i risvolti futuri legati alla suddetta considerazione. Ora non certo dobbiamo celare i danni o le reali situazioni di difficoltà, ma il mio timore è che la posta in gioco sia molto alta per una differenza in termini di opportunità davvero minima e, quindi, mi sento di condividere una riflessione che guardi oltre…anche e soprattutto per dare una corretta informazione e non essere attratti da ciò che positivo non è”.


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