di Alessandro Giacopetti
“Parte del palazzo comunale è ancora chiuso e non sembrano intravvedersi tempi rapidi per la riapertura; la Sala degli Stemmi e la relativa ala del Palazzo dei Priori ha problemi ai solai e crepe; un po’ meglio la situazione della Sala dei Ritratti dove al momento risultano esservi meno criticità e forse potrebbe essere al prima ad essere riaperta”. Consiglio comunale che, secondo le prime notizie, si sposterà presso la sala del consiglio provinciale in Viale Trento.
Lo ha riferito il sindaco di Fermo, Paolo Calcinato aggiungendo che “Oggi alle 15 il sopralluogo di autorità e tecnici del Comune presso l’auditorium San Martino, mentre ieri sono state asportate le campane nella chiesa di Santa Caterina, in via Brunforte con l’ausilio di mezzi dei Vigili del Fuoco. Per quanto riguarda i tempi di azione nella chiesa di San Zenone, dopo il sopralluogo di questa stamattina emerge un quadro addirittura peggiorato, con un altro piccolo crollo interno”.
Il sindaco fa sapere che si cercherà di velocizzare il lavoro che porterà alla riapertura nel rispetto della sicurezza, ma comunque parliamo di settimane. Difficile la situazione per alcuni esercenti nell’attuale zona rossa allestita a Largo Fogliani, nota come Piazzetta. L’azienda Skianet ha trovato un’alternativa temporanea dopo il trasferimento in altra sede, l’istituto diocesano è andato a Civitanova Marche, “ma sarà importante che resti a Fermo”, ha spiegato il sindaco. Altre attività aperte hanno un calo di clienti, come la farmacia e il ristorante Emilio.
Le cifre: dopo il primo terremoto erano 347 le segnalazioni arrivate al Comune di Fermo, ad oggi sono 830 e continuano ad arrivare. I tecnici dell’ente fermano assieme a quelli dei vari ordini, hanno finora svolto 391 sopralluoghi dopo le richieste di controllo. In tutto sono 98 le ordinanze di cui 63 quelle per l’inagibilità di edifici privati, 7 relative a scuole, 7 a edifici pubblici, 16 a edifici di culto ad esempio chiese: tra queste risultano chiuse tutte quelle del centro storico. A Fermo risultano movimentati dall’emergenza terremoto 630 studenti dei plessi di pertinenza comunale, ma in tutto sono oltre 1000 gli studenti coinvolti.
“Abbiamo dovuto rispondere con un impegno fuori dall’ordinario sia con i volontari che con i tecnici comunali – ha aggiunto Francesco Lusek, coordinatore della Protezione Civile di Fermo ricordando che – noi siamo operativi dal 24 agosto nell’area del cratere, sia attraverso la ricerca delle vittime ad Arquata del Tronto, e al contempo aiutando i Comuni più piccoli del territorio fermano: oltre ad Amandola e Montefortino, ad esempio la Protezione Civile fermana è intervenuta a Montelparo, Monte Rinaldo, Monsampietro Morico, anche attraverso la vicinanza alle famiglie evacuate per faciliarne il recupero di oggetti lasciati nelle case”. Continuano a distribuire gli aiuti agli sfollati, che sono circa 300 a Lido di Fermo e 650 a Marina Palmense.
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