Si è svolta ieri sera la prima riunione del neo costituito Comitato dei genitori degli allievi del liceo classico. Sul tavolo, in primis, la relazione, da parte dei tecnici, concernente il sopralluogo del pomeriggio presso la sede storica del liceo in Via Leopardi. La ricognizione, cominciata alle cinque, è stata lunga e con una apprezzabile disponibilità da parte dei tecnici della provincia e dello stesso presidente dell’Ente, Aronne Perugini, accompagnato dal sindaco di Fermo Paolo Calcinaro. Oltre la presa visione dello stabile, ai genitori con specifiche competenze in materia di edilizia e sicurezza, sono state messe a disposizione le relative documentazioni, che si riserveranno di visionare attentamente. Il liceo al momento è un cantiere in piena attività, in cui le maestranze della provincia stanno lavorando per il ripristino pre sisma. Infatti il terremoto ha posto lo stabile in uno stato di inagibilita’ parziale per quanto riguarda possibili minacce esterne, ed inagibilita’ effettiva a causa di preoccupanti lesioni longitudinali riportate dalle volte dei corridoi del piano terra e del piano primo. Diverso è il discorso per il secondo piano, che è quasi tutto puntellato con l’aula di fisica dove, seppure i tiranti hanno fatto il proprio lavoro, a cedere al sisma è stata la volta, che non avrebbe risparmiato gli allievi sottostanti se la scossa si fosse verificata in orario scolastico anziché di domenica mattina.
La disamina dei tecnici si è poi spostata verso l’esterno, alla valutazione delle vie di fuga e dei punti di raccolta, in un contesto urbano che, oltre a presentare tutte le criticità tipiche di un centro storico, ne vede di nuove e pericolose date da edifici vicini in stato di inagibilita’, primo fra i quali quello dell’auditorium San Martino, sopra al quale poggia una parte dei locali del liceo classico.
Il Comitato, il cui scopo è di garantire agli studenti la massima sicurezza valutando non solo la sede del liceo, ma anche il contesto urbano circostante, si è detto preoccupato proprio per quest’ultimo, il cui adeguamento ad uno standard di sicurezza appare di lunga e difficile attuazione. Inoltre, nonostante l’opera di restauro, il liceo Annibal Caro in Via Leopardi, garantirebbe un coefficiente antisismico pari allo 0,65 laddove lo standard auspicabile è pari ad 1, garanzia che si avrebbe con lo spostamento della sede presso il Polo scolastico di Via Marsala, con vie di fuga e punti di raccolta eccellenti.
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Dal di fuori, la sensazione è che questo comitato di genitori non si fermerà davanti a niente. A mio parere, se la scuola risulta agibile, ci si ritorna, altrimenti no. Tutte queste manfrine sulle vie di fuga e allora cosa dovrebbero dire i genitori degli studenti dell’ Iti, del liceo pedagogico, della scuola primaria Sapienza ? E tutte le famiglie che vivono in centro ? E tutte le attività ? E gli spettatori del teatro dell’Aquila ?Teatro sempre pieno ! Per fortuna, c’è gente che pensa a lavorare e ad andare avanti, senza attaccarsi a coefficienti antisismici , forse perché non tutti hanno tempo da perdere e da far perdere agli altri.Agibile : si torna !