di redazione cf
Un contatto tra carrozzerie senza alcun problema per i conducenti dei due mezzi. Insomma nulla di importante per i veicoli coinvolti, men che meno per gli automobilisti coinvolti. Ma quel camion e quel furgone incidentati in mezzo alla carreggiata hanno in pochi secondi mandato in tilt il traffico sulla statale Adriatica, e di riflesso anche sulle vie perpendicolari alla ss16, dalla Valdete alle vie Solferino e San Martino. Testimonianza evidente di come la circolazione stradale nel Fermano, soprattutto in un punto nevralgico come quello in questione, oltretutto a pochi metri dal casello autostradale sangiorgese, sia precaria e si paralizzi anche dinanzi a incidenti di poca rilevanza, seppur in questo caso ad essere coinvolto è stato anche un “gigante della strada”.
Questa mattina, intorno alle 10 un camion e un furgone, sembra entrambi provenienti dalla Valdete, nell’immettersi sulla statale Adriatica, si sono “toccati” con le lamiere delle rispettive carrozzerie fino a incastrarsi fra di loro. Un sinistro senza feriti, per fortuna. E con danni minimi. Ma quei due veicoli incidentati hanno finito per bloccare il traffico sull’Adriatica con lunghe code e rallentamenti. Auto incolonnate per centinaia e centinaia di metri anche in via Solferino, via San Martino e anche sulla Valdete. Sul posto, per il sinistro ma anche per cercare di regolare il traffico, nonostante si trattasse di un sinistro in territorio fermano, sono intervenuti gli agenti della polizia municipale di Porto San Giorgio con tre auto e sei operatori. Le divise sangiorgesi sono subito arrivate sul posto e hanno provveduto a far rimuovere i mezzi incidentati consentendo così il ripristino della normalità del traffico. E alla domanda sul perché fossero intervenuti in un territorio non di loro competenza, anche se le ripercussioni si sono fatte sentire eccome anche a Porto San Giorgio, gli agenti della Municipale hanno risposto senza esitare: “Perché, nonostante tutte le critiche che subiamo, a partire da quelle sui social network, noi amiamo la nostra città e non stiamo a guardare il confine comunale quando c’è da risolvere un problema. Resta, comunque, l’amarezza per chi ancora pensa che serviamo solo a fare cassa”.
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