di Paolo Paoletti
Uno stop, quello per il conferimento dei rifiuti speciali alla discarica Asite di San Biagio di Fermo, che è stato stabilito in via cautelativa dagli stessi vertici della società partecipata: “Stiamo verificando i parametri e per questo abbiamo interrotto i conferimenti dei rifiuti speciali”. A spiegare le motivazioni, alla base di questa scelta è il presidente Asite Roberto Cippitelli: “La Provincia ci ha scritto una lettera un cui ci chiede di verificare le percentuali tra rifiuti urbani e quelli speciali che arrivano in discarica. A seguito di questa richiesta, in via precauzionale, abbiamo stoppato i rifiuti speciali fino a che non finiamo questi conteggi”.
Presidente Cippitelli che spiega come non ci siano problemi di tipo ambientale: “Né tanto meno di spazio. Ci sono ancora oltre 300 mila metri cubi disponibili per la discarica. Si tratta di una verifica interna, senza alcun intervento delle forze dell’ordine né sequestro di documenti. Siamo noi i primi a fare i controlli, anzi, ne facciamo anche di più di quelli che prevede la legge. L’unica cosa che la Provincia ci ha chiesto è verificare percentuali tra rifiuti urbani e speciali, dati che conosciamo e che stiamo ulteriormente raccogliendo proprio per dare una risposta“. Secondo la posizione della Provincia di Fermo ci sarebbe una proporzione da rispettare tra rifiuti urbani che vengono depositati e rifiuti speciali, mentre i vertici Asite non sarebbero della stessa idea.
In merito alle denunce di presunte irregolarità individuate dal comitato discarica guidato da Renato Rossi , tramite l’utilizzo di un drone in volo sulla discarica, Cippitelli è chiaro: “Possono fare gli esposti che ritengono opportuni, Rossi se ne assume poi le responsabilità“. Cippitelli aggiunge: “Da questo che si passi a dire che facciamo traffico illecito di rifiuti paragonandoci ad altri casi italiani non lo possiamo accettare”
Tornando allo stop momentaneo dei conferimenti, Cippitelli spiega come questo non arrecherà alcun danno economico alla discarica, alla società partecipata Asite e quindi indirettamente alle tasche dei cittadini: “Lo possiamo fare in quanto i contratti che noi abbiamo con i soggetti conferenti ci consentono d’interrompere i conferimento senza ripercussioni economiche”.
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