Si accende il dibattito politico sulla gestione dei rifiuti speciali da parte dell’Asite. Ad entrare nel merito anche il Movimento 5 Stelle con i consiglieri Marco Mochi e Mirko Temperini, ed il coordinatore Stefano Fortuna.
Pentastellati che parlano di: “Oltre un anno di richieste inascoltate urlate in Consiglio, dal Movimento 5 Stelle, sulla disastrosa gestione della nostra discarica”. Parlando di abbancamenti di rifiuti da tutte le Marche e da fuori regione aggiungono: “Una discarica che sembra prossima al collasso da quanto si evince dal Mud, con un piano di allargamento dato per scontato, ma non ancora autorizzato, isole ecologiche acquistate senza un serio piano di riduzione degli abbancamenti, controlli a campione sui rifiuti provenienti da fuori regione, tutto questo e altro ancora, eseguito, secondo loro, a norma di legge, ma alle spalle dei cittadini”.
Mochi, Temperini e Fortuna che scrivono: “A norma di legge: è questo che ha sempre sostenuto l’Amministrazione ma qual è l’unica cosa che veramente importa? La salute di noi cittadini o sfruttare l’Asite come bancomat per feste, sagre e qualche marciapiede? Quando arrivano segnalazioni e domande dalle opposizioni cosa fa l’amministrazione? Risponde che tutto è in regola e che stiamo solo cercando visibilità. Non potevate non sapere. E’ il Comune il proprietario dell’Asite e un proprietario non può non sapere cosa fa la sua azienda. Non potevate non sapere di una diffida da parte della Provincia di Fermo riguardo gli abbancamenti e se non potevate non sapere ciò significa che avete avallato questo modus operandi”.
5 Stelle che parlano di un: “Esaurimento dell’attuale discarica che secondo quanto dice il Mud è passata da una capacita residua di 412.613 tonnellate a fine 2013 ad una capacità residua di 244.000 tonnellate a fine 2015. Secondo Cippitelli 300.000 metri cubi. Come può il presidente di una azienda che gestisce una discarica non sapere se vi sono dei limiti per il conferimento dei rifiuti speciali ed anzi deve attendere una lettera della provincia per venirne a conoscenza? Chiediamo che l’azienda sia immediatamente commissariata e che l’assessorato competente faccia le opportune considerazioni e rassegni le proprie dimissioni. Chiediamo, per l’ennesima volta, la costituzione di una apposita commissione che porti alla luce, in maniera chiara ed inequivocabile, tutti i meccanismi interni all’Asite e che predisponga un piano industriale adeguato e trasparente, delineando una rosa di candidati, apartitici e competenti, in grado di gestire in modo sano e consapevole la nostra controllata più importante”.
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