PORTO SAN GIORGIO – Due punti fondamentali, strappati con le unghie e con i denti ottenuti contro una diretta concorrente alla salvezza, il Bramante Pesaro, sul parquet del Palasavelli, al termine di una partita sicuramente non delle piu’ belle, con un basket confusionario e percentuali basse che alla fine ha premiato i ragazzi di Coach Ambrico. Nulla avrebbe tolto meriti agli ospiti se alla fine fossero risultati vincenti.
IL TABELLINO
SIVA VIRTUS PORTO SAN GIORGIO 60: Tombolini 7, Sagripanti 6, Spaccapaniccia 4, Belin 23, Tortolini 6, Alvear, Perini 12, Belleggia 2, Riga n.e., Milanovic n.e. All. Ambrico
BRAMANTE PESARO 59: Ricci 5, Giroli 12, Ceccolini 2, Bongiorno 3, Giacomini 1, Benedetti 3, Oliva 3, Nicolini 4, Di Sciullo 3, Moretti 1, Serpilli 22. All. Nicolini. T.L. 9/21
ARBITRI: Uncini e Vedovi
PARZIALI: 17 – 7, 29 – 27, 48 – 46, 60 – 59
LA CRONACA
Nel primo quarto la Siva partiva di slancio, e sfruttando i molti errori dei pesaresi, si involava in un notevole parziale di 17-3 che sembrava chiudere il match gia’ in partenza: niente di piu’ illusorio perché il Bramante, piano piano, stringeva in difesa sui lunghi locali e in attacco cominciava a raddrizzare la mira, soprattutto con un filotto di tre bombe di Giroli a fine secondo quarto, che mandava le squadre al riposo sul 29-27 per la Siva.
Al ritorno sul parquet iniziava un altro incontro, con molti errori al tiro per entrambe le squadre e punteggio altanelante, scarti minimi da una parte e dall’altra, e via cosi fino ai minuti decisivi del finale gara, dove i virtussini di casa trovavano lo spunto per essere avanti di un punto con 16″ secondi da giocare e palla in mano al Bramante: qui i ragazzi di coach Nicolini giocavano per il tiro decisivo di Giroli, che pero’ finiva sul ferro al momento del suono della sirena, che dava il sudatissimo premio finale della vittoria al Porto San Giorgio per 60-59. Decisamente un passo indietro per la Virtus dal punto di vista del gioco, rispetto a quello che si era visto con Matelica e ad Urbania, ma contava vincere e Perini, Belin (i migliori dei locali) e compagni hanno dimostrato che anche nelle brutte giornate si puo’ trovare il successo.
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