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Confindustria: “La raccolta differenziata
si chiama Ecoelpidiense”

PORTO SANT'ELPIDIO - La sigla degli industriali: "Costi più bassi e risultati ottimali per l’azienda di Porto Sant’Elpidio. Ha la miglior performance tra i Comuni con popolazione superiore ai diecimila abitanti. Tra i piccoli a brillare è Pedaso”
melchiorri

Il presidente Confindustria Fermo, Giampietro Melchiorri

“Si può risparmiare facendo la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Si può se il servizio è gestito i maniera efficiente, con una chiara ottimizzazione dei costi e degli acquisti”. Il presidente di Confindustria Fermo, Giampietro Melchiorri commenta con soddisfazione i dati sulla raccolta rifiuti nella Provincia di Fermo che posiziona al primo posto l’Ecoelpidiense, società privata di Porto Sant’Elpidio associata a Confindustria, che gestisce la raccolta, oltre che in territorio elpidiense (67.85%), a Torre San Patrizio (78,57%), Monte Urano (73,46%) e Monte San Pietrangeli (70,23%). “Un’azienda privata, che vive di entrate e uscite certe, che lavora in un settore in cui dominano le società a gestione o proprietà pubblica” prosegue Melchiorri. “Analizzando i dati relativi ai Comuni costieri da Cattolica a Pineto, amministrazioni simili per tipologia di servizio offerto avendo tutte la pulizia della spiaggia a carico, l’Ecoelpidiense – continuano da Confindustria – ha la miglior performance tra i Comuni con popolazione superiore ai diecimila abitanti. Tra i piccoli a brillare è Pedaso”.

“A Porto Sant’Elpidio, comune di 26.234 abitanti – spiega Francesco De Angelis, membro del cda Ecoelpidiense – i cittadini pagano 146,15 euro per la Tari. Ed è la tariffa più bassa in assoluto. A Falconara, Comune con gli stessi abitanti, pagano 222,03 euro”, “mentre a Senigallia – continua Confindustria – il costo medio per ogni abitante è pari a euro 212,57. Analizzando i dati, emerge che la Tari a Giulianova, 24mila abitanti, costa 5 milioni 725mila euro (237,46 pro capite), contro i 3 milioni e 834mila euro di Porto Sant’Elpidio e i 7 milioni e mezzo di Civitanova in cui i cittadini pagano 181,67 euro”.

“Punto chiave per raggiungere performance di questo livello è il servizio. Noi – prosegue De Angelis – raccogliamo l’organico tre volte a settimana sostenendo per questo servizio dei costi di molto superiori rispetto a molte altre realtà in cui ancora si fa la raccolta stradale dell’organico nei cassonetti, questo servizio però ha come vantaggio una qualità del materiale raccolto nettamente superiore rispetto a quello raccolto con il cassonetto stradale. Quanto contenuto nei cassonetti, infatti, spesso è talmente sporco da dover essere smaltito in discarica, con il consequenziale aumento dei costi. Altro fattore determinate per il raggiungimento di questi ottimi risultati sia in termini di percentuali di raccolta e sia in termini di contenimento dei costi è riferita al fatto che essendo la nostra una società privata e non pubblica, siamo in costante competizione, fattore che ci impone di affinare giorno per giorno ogni aspetto della gestione. La concorrenza, nel nostro settore, significa maggior competitività. Riconosciamo però che quasi tutte le altre aziende del territorio provinciale, sia private che pubbliche, se messe a confronto con altre realtà nazionali si sono dimostrate mediamente più efficienti ed attente al territorio” conclude De Angelis.


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