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Le note della Qr Orchestra
per rianimare i luoghi dimenticati

MONTAPPONE - Ludovico Peroni: “Uno dei nostri pensieri principali è quello di andare a "occupare" spazi pubblici che sono in disuso e farli rivivere attraverso una performance, tirando fuori tutte le loro potenzialità, dimostrando così che anche il non-luogo può nascondere delle possibilità"

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“Abbandono”, è questo il titolo del progetto artistico che la Qr Orchestra, ha ideato al fine di rivitalizzare attraverso performance artistiche, luoghi inutilizzati. Un progetto molto ambizioso, che il quintetto della Qr Orchestra, composto da Francesco Briotti, Federico Chiarofonte, Riccardo Chinni, Daniele Gherrino e Alessandro Bolsieri, propone in anteprima con un doppio appuntamento a Montappone sabato, alle  21,20, presso il cineteatro e il giorno successivo a Montecosaro alle 18,45 presso l’ex scuola di via Colombo.
L’iniziativa, curata e promossa da Rm musica e l’associazione Quattro/Quarti Staradio* con il patrocinio del comune di Montecosaro, vedrà l’improvvisazione sonoro-musicale fondersi con altri materiali, provenienti da diversi percorsi di ricerca artistici, come ad esempio la fotografia curata da Marco Criante e Stefano Mancini, i testi in prosa dell’autore Giacomo Alessandrini e la recitazione di Giulia Merelli. Il Progetto vedrà anche la collaborazione del poeta Filippo Davoli, attraverso dei testi inediti scritti appositamente per lo spettacolo. A dirigere il tutto ci penserà Ludovico Peroni, attraverso la tecnica della Conduzione Chironomica. Proprio Ludovico Peroni ci spiega l’obiettivo principale del progetto, ovvero la sensibilizzazione verso il recupero degli spazi inoccupati: “Uno dei nostri pensieri principali è quello di andare a “occupare” spazi pubblici che sono in disuso e farli rivivere attraverso una performance, tirando fuori tutte le loro potenzialità, dimostrando così che anche il non-luogo può nascondere delle possibilità”. Montappone tappa obbligata, visto il cordone ombelicale che lega alcuni degli artisti al paese fermano, “ Certo – io come Giacomo Alessandrini e Marco Criante – siamO cresciuti in questo borgo e se c’era un posto dove volevamo portare in anteprima questo progetto era senza dubbio Montappone e il suo oramai inutilizzato cineteatro; come tutti i non-luoghi ha anch’esso le sue peculiari caratteristiche, che cercheremo di sfruttare per rendere la performance unica ed irripetibile in tutti gli altri non-luoghi che vorranno ospitarci per tornare, anche solo per qualche ora, ad animarsi. L’utilizzo di diversi arti (fotografia, poesia e musica) e della tecnologia della realtà aumentata saranno uno strumento importante per comunicare la complessità, profondità, impegno e bellezza che son dietro alla ricerca artistica”.

Matteo Achilli


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