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Si finge medico-massaggiatore:
violenta e truffa una donna

carabinieri arresto

di Giorgio Fedeli

I carabinieri di Porto Sant’Elpidio, al termine di una complessa attività di indagine, hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare personale nei confronti di un 78enne del luogo, pensionato, per i reati di atti persecutori continuati, truffa e violenza sessuale, nei confronti di una 33enne sempre del luogo. L’uomo, conosciuto per caso dalla vittima nei primi mesi del 2016, si era mostrato disponibile ad aiutare la donna e a risolvere i suoi problemi dovuti alla fine di un rapporto sentimentale con il suo ex fidanzato. Il 78enne, fingendosi un medico e massaggiatore e diagnosticandole una finta grave malattia di cui sarebbe stata affetta, dopo averle spillato circa 2.000 euro, la sottoponeva giornalmente, nella sua abitazione, a continui trattamenti di carattere terapeutico con massaggi e palpeggiamenti nelle parti intime, e anche sottoponendola a lavande nelle parti intime con la bocca. La donna, che dopo alcuni mesi di “terapie” si è accorta della malizia  dell’uomo scoprendo che il solo fine era quello dell’approccio sessuale, ha interrotto bruscamente ogni rapporto denunciando tutto ai carabinieri. E così i militari dell’Arma, dopo aver avviato una mirata attività investigativa e raccolto elementi di responsabilità penale nei confronti dell’uomo, anche attraverso filmati e riprese video, riuscendo a documentarne la prostrazione psicologica indotta nella donna, a seguito delle reiterate condotte poste in essere dall’uomo, quali minacce, molestie e continui appostamenti e pedinamenti cui la vittima era costretta a subire, lo hanno denunciato, ottenendo dall’autorità giudiziaria di Fermo il provvedimento di divieto di avvicinamento alla vittima. Nonostante questa misura cautelare l’uomo, insofferente a qualsiasi forma coercitiva o di limitazione forzata, con un crescente atteggiamento tracotante, ha messo in atto nuove forme di persecuzione, costringendo da subito i carabinieri ad intervenire e chiedere nuovamente al giudice una misura più afflittiva. Cosa questa condivisa dal pubblico ministero e dal gip che nel volgere di poche ore hanno disposto l’emissione della misura cautelare coercitiva, successivamente attuata nella giornata di ieri. E così per l’uomo sono scattati gli arresti domiciliari, dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.


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