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Provincia, la Canigola si presenta:
‘La mia sarà una casa dei Comuni del Fermano’ L’INTERVISTA

ELEZIONI PROVINCIALI - Continuità con il lavoro svolto dal presidente uscente Perugini e confronto costante con gli amministratori dei 40 Comuni le linee guida del Sindaco di Monte Urano
L'intervista a Moira Canigola, candidata presidente per la Provincia di Fermo

di Andrea Braconi

Avanti nel segno della continuità, per far diventare la Provincia una vera e propria casa dei Comuni. Sorride Moira Canigola nel presentare la propria candidatura alla stampa, forte delle 127 firme raccolte tra gli amministratori del Fermano.

“La mia è stata una scelta un po’ sofferta – spiega – ma anche gratificante per il numero importante di sindaci che mi hanno sostenuta. Tra questi amministratori ci sono persone di tutto il territorio, non concentrate quindi in un’area particolare, solo nei Comuni grandi o solo in quelli piccoli. Il mio è stato un nome largamente condiviso e questo è un aspetto fondamentale per chi si vuole candidare ad amministrare un ente come la Provincia, che coordina e che va a gestire aspetti rilevanti per lo sviluppo di un territorio intero”.

Un ente che ha subito trasformazioni e che ne subirà altre a seguito del risultato del referendum. “La Provincia ha strumenti che possono essere considerati leve per lo sviluppo economico. Faccio riferimento alle scuole, alle infrastrutture in genere (viarie e telematiche) così come all’ATA ed alla gestione dei rifiuti. Proprio quello dell’ambiente è un settore molto delicato, come vediamo da quanto accade in altre parti d’Italia, e incide molto sulla qualità della vita così come sull’aspetto economico. Poi c’è la prevenzione da un punto di vista idrogeologico e tanto altro ancora”.

La Canigola riconosce al presidente uscente Aronne Perugini di aver lavorato bene e di come, per lei, sia necessario proseguire lungo quella direttrice. “Occorre vedere e considerare la Provincia come la casa dei Comuni e per questo serve un’azione coordinata delle varie Amministrazioni, piccole e grandi. Voglio una Provincia che possa camminare in maniera unitaria, che sia amministrata così come lo è stata negli ultimi anni senza scontri e senza una distinzione netta tra maggioranza e opposizione. Sotto Perugini gli atti importanti sono stati tutti approvati all’unanimità e questo la dice lunga sull’approccio positivo che si è scelto”.

Tra le questioni più immediate c’è la ricostruzione post terremoto. “Innanzitutto, sono un sindaco e rappresento una comunità che ha subito gli effetti del sisma. Mi rendo conto di quelle che sono le necessità e posso portare la mia esperienza in maniera diretta e forte sui vari tavoli aperti. Sentendo i sindaci dei Comuni più colpiti si possono avere quelle informazioni ed acquisire quella forza che potranno servire per ottenere ciò di cui si ha bisogno. E comunque nelle Marche partiamo già da una sintonia importante”.

Unico dispiacere di questa sua candidatura è la scarsa presenza femminile. “Ho dato un’indicazione generale, ma poi non c’è stata questa partecipazione per entrare nella compagine. Questo perché accettare una candidatura di questo tipo significa aggiungere ulteriori difficoltà a ruoli che si portano avanti quotidianamente. Lo penso su me stessa, pur avendo una situazione preferenziale essendo senza figli. Ma se riporto il tutto ad una donna che ha figli ed un lavoro, aggiungere una candidatura oltre al ruolo all’interno del Comune che si rappresenta crea problemi difficilmente sormontabili. Per quanto mi riguarda, sarà un impegno maggiore in termini di tempo che sottrarrò al lavoro, che lascerò con dispiacere per mettermi a totale disposizione delle istituzioni”.

Nel rimarcare l’urgenza di uno spazio maggiore (e di più risorse) per la Commissione Pari Opportunità provinciale, la Canigola si sofferma anche sul futuro dell’Ente. “Credo si andrà verso una Provincia il più possibile simile a come l’avevamo conosciuta negli anni passati. Il risultato del referendum è stato chiaro ed inequivocabile, e a questo seguirà un cambiamento del ruolo e della funzione della stessa Provincia”.

Domenica 18 dicembre, quindi, sapremo se sarà lei la persona scelta per guidare l’Ente. Gli amministratori dei 40 Comuni del territorio voteranno dalle 8 alle 20 all’interno della sede della Provincia. Il mattino dopo, a partire dalle ore 8, lo spoglio e la comunicazione degli eletti.


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