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Approvato definitivamente
il decreto Terremoto

SISMA - Il voto all'unanimità. Manzi: " Un punto di partenza fondamentale per poter avviare la ricostruzione"

camera

La Camera dei Deputati ha approvato definitivamente all’unanimità con 441 voti favorevoli i due decreti emanati dal Governo per l’emergenza sisma. Il provvedimento è ora legge. Il presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci ha annunciato per lunedì prossimo la visita della Commissione nei luoghi colpiti con tappa anche a Camerino (nel primo pomeriggio). 

“Approviamo oggi un provvedimento importante e molto atteso – dichiara la deputata maceratese del Partito Democratico, Irene Manzi – che in  120 giorni dal primo sisma del 24 agosto e in meno di 60 dalle terribili scosse del 26 e 30 ottobre delinea una quadro chiaro di interventi e risorse per procedere non solo alla gestione dell’emergenza ma all’avvio della fase più importante della ricostruzione. Penso sia giusto dare atto al governo Renzi di essere intervenuto con rapidità stanziando, tanto nel decreto oggi approvato quanto nella legge di bilancio, risorse significative per avviare i progetti di ricostruzione e delineando un quadro di interventi complessivo ed ampio “. Il provvedimento contiene numerose disposizioni che riguardano la ricostruzione privata e quella pubblica, gli interventi a sostegno delle scuole e per il recupero dei beni culturali, le misure a sostegno delle imprese, del commercio, del mondo agricolo ed artigianale per consentire una rapida ripresa delle attività.

L’elenco dei Comuni del Fermano interessati dal provvedimento resta invariato rispetto al maxi-emendamenti delle scorse settimane. Per l’esattezza: Belmonte Piceno, Falerone, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Rinaldo, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montegiorgio, Monteleone, Montelparo, Ortezzano, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo. Nomi che sono andati ad integrare quello che era il primo decreto relativo al sisma di agosto che vedeva inclusi Amandola e Montefortino.  E assenti Fermo, Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare.

 

“Il nostro voto è sì al decreto terremoto per senso di responsabilità, nonostante questa corsa contro il tempo, col rammarico di non aver potuto costruire un confronto per modificare il testo. Ma – il commento dell’onorevole Lara Ricciatti di Sinistra Italiana – si lavori in fretta per colmare i vuoti normativi lasciati da questo decreto”.  La deputata ha illustrato, nel corso del suo intervento, le diverse criticità non risolte dal decreto, auspicando un nuovo intervento sulla vicenda anche “quando le luci delle telecamere si stanno spegnendo”.
Tra gli interventi sollecitati da Ricciatti: il supporto alle famiglie sfollate per consentire ai ragazzi di proseguire gli studi universitari, perché “ogni ragazzo che sarà costretto a lasciare sarà una sconfitta per il nostro Paese”; la ricostruzione dell’ospedale ad Amandola, che serve l’intera zona montana e senza il quale “sarà difficile chiedere soprattutto ai più anziani di rientrare nelle loro case agibili”; maggior sostegno alle attività commerciali nei comuni colpiti dal sisma e la costruzione di una cabina di regia “che sappia dare risposte ai sindaci senza costringerli a girare ore per capire a quale ufficio devono rivolgersi”.

La deputata di Sinistra Italiana ha, inoltre, sottolineato come sia vitale sostenere il turismo nelle regioni colpite dal terremoto per evitare “un effetto domino che rischia di danneggiare tutto il comparto alberghiero e della ristorazione, non solo delle zone colpite dal sisma”, anche attraverso il rientro delle opere d’arte inviate fuori provincia o fuori regione.
Ricciatti ha evidenziato come nel decreto non sia presente, a differenza di quanto avvenuto per i Comuni, alcuno stanziamento a favore delle Province delle aree terremotate, come quella di Macerata, senza il quale si rischia il dissesto finanziario. E’ tornata a sollecitare un intervento delle prefetture affinché monitorino con maggiore attenzione l’ingiustificato aumento dei prezzi degli immobili e delle case sfitte ed agibili, dando corso a vere e proprie speculazioni.
Tra le segnalazioni anche quella a favore del ripristino dei treni soppressi nelle fasce pomeridiane e serali nelle stazioni di Matelica, Castelraimondo-Camerino, San Severino Marche e Tolentino, tutte in prossimità dei territori colpiti dagli eventi sismici.

Ricciatti ha, inoltre, rivolto il proprio plauso all’attività delle forze dell’ordine, dei volontari della protezione civile, della croce rossa e dei vigili del fuoco, nonché dei sindaci e degli amministratori comunali, molti dei quali hanno lasciato le proprie occupazioni per essere presenti 24 ore su 24 nei propri territori, e per i quali ha proposto “pur a costo di risultare impopolare” una forma di sostegno al reddito, considerato che le indennità di mandato per i piccoli Comuni consistono in poche centinaia di euro.

 

 

 


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