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Agricoltura e turismo, a rischio
15.000 aziende delle aree terremotate
I NUMERI NEL CRATERE

MARCHE – La Coldiretti lancia un appello per garantire l’arrivo dei moduli abitativi e delle stalle e far ripartire l’economia. Drastico il calo delle prenotazioni per le festività natalizie nelle strutture ricettive

Con oltre 15.000 agricole danneggiate direttamente o indirettamente nelle zone colpite dal sisma serve oggi una corsa contro il tempo per garantire l’arrivo dei moduli abitativi e delle stalle e far ripartire l’economia dei territori terremotati.

E’ l’appello lanciato da Coldiretti Marche sulla base dei nuovi dati Istat relativi a tutti i comuni terremotati del cratere. Dopo l’arrivo del gelo l’emergenza è peggiorata e molte aziende oggi rischiano di chiudere per sempre se non si creano le condizioni per restare sul posto, garantendo vivibilità e operatività per accudire il bestiame e dare continuità alle attività produttive. Ma con l’abbandono della popolazione è crollato anche il mercato locale, con un calo del 90 per cento delle vendite. Non a caso Coldiretti Marche sta creando spazi dedicati alle aziende terremotate nella rete di Campagna Amica, a partire dal mercato di natale che sarà attivo fino a domenica 18 dicembre in piazza Pertini, ad Ancona. L’agricoltura, tra manodopera familiare ed esterna, contribuisce in modo importante all’occupazione e all’economia di quei territori. Un’attività che, ricorda Coldiretti, alimenta anche un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo.

Ma in serio pericolo ci sono anche gli 1,4 milioni di presenze turistiche (dato 2015), di cui il 29 per cento straniere, nelle aree colpite, tassello importante per l’economia di queste zone, sostenuto anche dal lavoro dei 247 agriturismi attivi. Un drastico calo delle prenotazioni si è già registrato per le festività natalizie e occorre ora mettere in piedi iniziative concrete per riportare i visitatori in queste zone. Secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, a livello più generale le unità produttive operanti nelle aree terremotate sono 29.700, di cui la maggior parte attiva nella macrocategoria dei servizi, per un totale di 96mila addetti.

I NUMERI DEI COMUNI COLPITI DAL SISMA

15.300 aziende agricole

247 agriturismi

245.500 ettari di superficie agricola

215.000 capi allevati

29.700 unità produttive di cui

– 3.900 industriali

– 4.100 costruzioni

– 21.700 servizi

96.000 addetti

1,4 milioni di presenze turistiche (29% straniere)


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