Il pranzo di Natale si fa con i parenti? In famiglia? Sì, è tradizione. Ma qualcuno ha deciso di sacrificare i costumi e le abitudini per un bene superiore, per una missione e per un senso di comunità encomiabile: vigilare sulla sicurezza del Fermano. Sono i ragazzi delle pubbliche assistenze della provincia che hanno dato la loro disponibilità a trascorrere la mattinata, dunque anche il celebre pranzo di Natale, nelle sedi delle varie Croci. Sì, per carità, dappertutto si respira un clima di amicizia e collaborazione che va oltre le parole e i sentimenti di facciata. Insomma clima e atmosfera comunque “casalinghi”. Ma in tutti quei volontari oggi in servizio, al di là degli amici con cui si è condiviso quel pranzo speciale, vestiti con le uniformi delle pubbliche assistenze, prevale uno spirito di servizio che non ha bisogno di troppe parole per essere elogiato. Basti dire che quando parenti, amici, coetanei erano attorno a un tavolo spensierati, senza l’ansia dell’orologio o del lavoro, loro erano sì gli uni affianco agli altri, ma con un telefono o un cordless sempre a portata di mano. Con la consapevolezza che la placida domenica natalizia si sarebbe potuta “spezzare” in un attimo. Sì perché davanti a una chiamata del 118 per un’emergenza, non c’è conviviale che tenga. Sono loro ad aver vegliato, in silenzio, sul Fermano. Senza troppa voglia di apparire. Qualcuno anche a rifuggire da flash e scatti fotografici. “Noi non siamo qui per le foto ma per altro”. Come contraddirli? E questo fa di loro un cardine virtuoso di una comunità che magari non li conosce personalmente ma che non può non apprezzarli e ringraziarli.
Croce azzurra Porto San Giorgio
Croce verde Fermo
Croce verde Valdaso
Croce gialla Montegranaro
Croce verde Porto Sant’Elpidio e guardia medica
Croce azzurra Sant’Elpidio a Mare-Monte Urano
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