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Natale (alternativo)…a Porto Sant’Elpidio

In molti propongono di addobbare le prostitute che sostano sulla Statale. Altri dicono che sarebbe disdicevole vedere qualcuno contrattare del sesso con un albero di natale

 

di Sergio Marinelli

Come tutti gli anni a Porto Sant’Elpidio, oltre alle luminarie, si accendono le polemiche, che di natalizio hanno solamente il suono di un vagito. Magari proprio come quello di Gesù bambino. I cittadini qui diventano tutti più buoni, sì, più buoni a criticare il paese vestito a festa.
Ma soprattutto dettano alternative. Vediamone alcune:
In molti propongono di addobbare le prostitute che sostano sulla Statale. Altri dicono che sarebbe disdicevole vedere qualcuno contrattare del sesso con un albero di Natale. Una minoranza dice di aver fatto del sesso con un abete e di non volerci più riprovare.
I più belligeranti chiedono di invadere ‘Citanò’, e torturare la loro giunta comunale fino a quando non confesserà il segreto di tanta magnificenza, tale da renderla visibile a occhio nudo dagli astronauti dell’ISS.
Quest’anno si è fatta avanti la comunità cinese, che ha proposto al comune di posticipare il natale e festeggiarlo insieme al loro famoso capodanno. In cambio saranno loro ad occuparsi degli addobbi, potranno smaltire le luci in giacenza nei loro magazzini. L’unico inconveniente sarà quello di avere, durante tutto il periodo festivo, la corrente ad intermittenza nelle case.
I più saggi chiedono di ridurre di un terzo le ottomilaseicento manifestazioni del primo Maggio, quest’anno alcune erano in programma nei salotti delle case popolari della Corva, perché gli spazi all’aperto erano finiti. Con il risparmio, è stato calcolato, si potrebbe illuminare ogni anfratto di Porto S. Elpidio come Champs-Elysées. Eliminando il primo Maggio si potrebbe addirittura acquistare l’intero Arco di Trionfo, con tanto di trasporto e montaggio.
Nell’attesa tutti restano fermi davanti allo schermo del PC, ci penserà.

 


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