Emanuele Morese
“Chi non riconosce la nuova piazza come elemento positivo per Porto San Giorgio, evidentemente non vuole bene alla cittadina. Si può discutere sul costo, si può discutere sul metodo, ma un dato di novità è sempre apprezzabile. Se guardiamo poi a come era il viale prima di questo intervento, è chiaro che qualsiasi cosa sarebbe andata bene”, per il coordinatore comunale Fdi,Emanuele Morese, è tempo di bilanci sulla nuova piazza Matteotti.
“Sono sempre stato scettico sulla piazza perché ritengo che Porto San Giorgio come altre città costiere si sviluppi su viali e che la nuova piazza della stazione, non sia una vera e propria piazza. Ma è evidente che ogni elemento positivo sia apprezzabile viste le condizioni in cui si trova la città. Quello che maggiormente preoccupa i cittadini, non è solo lo sviluppo architettonico del centro cittadino, ma i servizi e le attrattive che questo riesce ad esprimere. In parole povere – spiega Morese – se la giunta non fa qualcosa, rispetto a questi anni, avremo una bella piazza però vuota”.
La nuova piazza Matteotti
Preoccupazioni quelle di Morese, che fanno il paio con le associazioni dei commercianti e con i sangiorgesi che lamentano una città ferma e morta. “Il Pd di Loira ha deciso di comprare prima la sella rispetto al cavallo, con l’aggravante che ha avuto ben 5 anni per traghettare gente a Porto San Giorgio, ma non sembra che la strategia, ammesso che ve ne sia, abbia avuto effetto. Perché tutti sono bravi a costruire con i soldi dei cittadini – chiosa il coordinatore di Fdi – ma un vero amministratore si denota dalla capacità di progettare il futuro basandosi sui servizi e non sul cemento. E quando un’amministrazione ha avuto 5 anni per mettere in campo soluzioni che non trovano effetto, chi crederà alle nuove promesse che faranno alle elezioni?”.
Ma i bilanci arrivano anche sull’area politica di Morese: “Incapace di trovare una sintesi, e frammentata all’inverosimile. Girando per i negozi – continua il coordinatore Fdi – ho ascoltato cittadini e commercianti preoccupati per il loro lavoro e per la città. Questa loro preoccupazione deve spingerci ad assumerci la responsabilità di creare una coalizione che sia seriamente opponibile al Pd che ha desertificato Porto San Giorgio. E questa credibilità passa per la coesione. Gli schieramenti sul tavolo sono inconsistenti e disuniti; credo sia giunta l’ora di seppellire l’ascia di guerra e di trovare una sintesi alle nostre lecite differenze. Se non riusciamo a raggiungere un traguardo comune, non solo non meritiamo di essere l’alternativa, ma è meglio non correre affatto. Auguro a Porto San Giorgio un 2017 di rinascita”.
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