di Andrea Braconi
Sarebbero il titolare di una ditta con sede nella provincia di Napoli ed un professionista fermano gli indagati iscritti dalla Procura di Ascoli Piceno nell’ambito dell’indagine riguardante i danni subiti dall’Ospedale di Amandola a seguito delle recenti scosse di terremoto. Disastro colposo e frode in pubbliche forniture i contestati ai due uomini. Nel registro degli indagati, dunque, sarebbero stati iscritti il titolare di una ditta della provincia di Napoli ed il direttore dei lavori e progettista, un professionista fermano. Nel mirino della magistratura ascolana i lavori eseguiti nel nosocomio in epoca recente, ma che non hanno evitato il crollo delle tamponature del corpo F, dove c’è il pronto soccorso. La scorsa settimana, su disposizione del sostituto procuratore Umberto Monti, è stata eseguita un’ispezione con avviso alle parti, alla quale hanno partecipato carabinieri, vigili del fuoco, periti della Procura e i difensori dei due indagati. La magistratura sta valutando il rispetto delle norme antisismiche introdotte dopo il terremoto del 1997 e i materiali impiegati.
La Regione Marche rende noto che si costituirà parte civile nel caso in cui le ipotesi di reato fossero confermate dall’avvio di un processo, per i lavori di ristrutturazione dell’ospedale di Amandola.
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