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Influenza, Cisl attacca, Livini risponde:
“Emergenza gestita con soluzioni efficienti”

Il direttore Av4, Licio Livini

Ondata influenzale, la Cisl attacca, il direttore dell’Area Vasta 4, Licio Livini risponde. In queste ore, infatti, la sigla sindacale, per mano del suo segretario regionale Giuseppe Donati, ha criticato l’operato della sanità fermana. Pomo della discordia? La gestione degli influenzati che hanno creato un sovraccarico di accessi all’ospedale di Fermo. Donati ha quindi parlato di “assenza di pianificazione” e di un’influenza prevista che, però, a Fermo è diventata “emergenza”. Ma la replica del direttore dell’Av4, Licio Livini, non si fa attendere: “Siamo in una fase di assoluta emergenza conseguente all’evento influenzale che sta portando tanti pazienti nei nostri reparti. Siamo nel pieno del fenomeno come tanti ospedali in Italia. L’Area Vasta 4 ha adottato una soluzione straordinaria con la riorganizzazione di alcuni posti letto e l’allestimento di un’area di Ricovero dedicata, soluzione per altro già sperimentata nei periodi estivi degli anni precedenti, quando per necessità di ferie dei dipendenti vengono accorpati alcuni servizi. Seppure la soluzione straordinaria sia stata tempestiva è sicuramente valida ed efficiente. Qualche disagio organizzativo è prevedibile, ma con la massima disponibilità data dalle direzioni dei reparti cercheremo di superare le difficoltà. Questa direzione di AV4, per stile proprio, vuole andare oltre le critiche pungenti ed ostili che arrivano da qualche parte sindacale. La direzione ha a cuore il benessere e la salute di questa comunità e come tale opera e farà ogni cosa possibile perché la sanità fermana venga percepita come patrimonio dell’intera comunità. E’ stato un anno di emergenze e di imprevisti legati ad avvenimenti straordinari conseguenti al terremoto. E comunque siamo nel percorso di riordino della rete sanitaria regionale, con l’implementazione di ospedali di Comunità, vedi Montegiorgio e Sant’Elpidio a Mare, con il potenziamento del sistema della emergenza (Potes Sant’Elpidio a Mare avviata il 19 dicembre), con il riordino e potenziamento dei servizi territoriali e con la messa a regime delle reti cliniche ospedaliere. Tutto questo fa parte di una logica riorganizzativa, sicuramente non è improvvisazione. Certo è che L’Area Vasta 4 soffre la carenza di posti letto, rispetto ad altri contesti regionali, ancor più aggravata dalla chiusura dell’ospedale di Amandola. Ma credo che tutti, Direzioni ed operatori – conclude Livini – stiano dando dimostrazione di forte senso di responsabilità nel garantire i servizi, scevri da condizionamenti esterni ed in linea con il mandato che ha avuto questa direzione”.


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