Nella mattinata di giovedì scorso l’anticrimine del Commissariato di Fermo, guidata dal vicequestore Leo Sciamanna, ha tratto in arresto il cittadino albanese, N.B, di anni 39, perché destinatario di un’esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica di Fermo, dovendo scontare la pena complessiva pari a un anno, 7 mesi e 28 giorni di reclusione per aver riportato due condanne emesse, la prima dal Tribunale di Ascoli Piceno e la seconda dal Tribunale di Ferno, per il reato di cui all’art. 13, comma 13 del D.lgo 286/98, ovvero per aver fatto rientro in Italia dopo l’espulsione senza la prevista autorizzazione del Ministero dell’Interno.
In particolare a inizio maggio 2015 il 39enne è stato tratto in arresto dal personale dell’ufficio Immigrazione della Questura di Ascoli Piceno perché in occasione della verifica della sua posizione sul territorio nazionale e dopo gli accertamenti di polizia scientifica, era emerso che lo stesso, destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Ascoli Piceno nel 2010, decreto al quale aveva ottemperato come evidenziato dai timbri apposti sul passaporto, aveva fatto rientro in Italia senza la prevista autorizzazione del Ministero dell’Interno. E così era stato arrestato.
Scarcerato, dopo un paio di giorni, è stato nuovamente emesso nei suoi confronti un provvedimento di espulsione al quale è stata data esecuzione nella stessa giornata di emissione del decreto di espulsione imbarcando il 39enne su un volo diretto in Albania. Per questo motivo l’uomo ha riportato una pena di un anno di reclusione emessa dal Tribunale di Ascoli Piceno. Dopo un paio di mesi l’uomo è stato nuovamente trovato illegalmente sul territorio nazionale, in provincia di Fermo. Per questo motivo è stato segnalato all’autorità giudiziaria di Fermo per aver fatto nuovamente rientro in Italia, dopo la seconda espulsione, senza la prevista autorizzazione del Viminale. E qui altra condanna a una reclusione di 8 mesi emessa dal tribunale di Fermo. Le due sentenze divenute esecutive hanno fatto sì che la Procura della Repubblica di Fermo emettesse nei suoi confronti un provvedimento restrittivo (provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato in stato di libertà e contestuale ordine di esecuzione). Il provvedimento è stato eseguito dal Commissariato di polizia il 5 gennaio scorso. L’uomo sta scontando la pena nel carcere di Fermo.
g.f.
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