“Sono cresciuto a Porto San Giorgio, sono stra innamorato di Porto San Giorgio e mi batterò sempre per Porto San Giorgio. Proprio perché, come dice il Presidente del Comitato Mori, Rossi, risiedo in una frazione di Fermo, sarebbe stato semplice ed opportunistico per me auspicare la fusione. Essendomi sempre candidato a Porto San Giorgio, ho sempre fatto a meno dei voti di famigliari, dei concittadini fermani e dei miei dipendenti, ma il mio cuore non conosce ragioni”. Così il capogruppo sangiorgese di Forza Italia Carlo Del Vecchio replica alle accuse lanciate dal coordinatore del comitato Abramo Mori, Giuseppe Rossi.
“Il signor Rossi – scrive Del Vecchio – non sa cosa significhi essere legati alle proprie radici, amare il territorio che più si conosce di qualsiasi altro. Ho dovuto trasferirmi a Casabianca dopo aver messo su famiglia, per ragioni personali, ma questo cosa c’entra con l’amore per il paese in cui ho abitato per decenni, in cui hanno dignitosamente lavorato i miei genitori, per cui mi sono sempre speso? Ed egli sa meglio di me che i residenti di Casabianca e Lido di Fermo sono molto più legati a Porto San Giorgio che alla stessa Fermo, come del resto quelli di Marina Palmense e che tra di loro proliferano tifosi della Sangio e dell’Ascoli. Da una sua affermazione si coglie il mio intenso legame con quello che ritengo a tutti gli effetti il Mio paese: mi sono addirittura espresso sulla fusione in modo divergente rispetto al mio stimato Coordinatore Regionale Ceroni: se mi fossi fatto dei calcoli, non avrei osato tanto, ma al cuore non si comanda e se c’è una cosa che posso affermare è che nella politica sangiorgese ho sempre agito con esso”.
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