I ragazzi della Pinturetta, rivelazione della Prima Categoria stagionale
In Prima girone C, l’Elpidiense Cascinare dopo un inizio stentato coglie la prima vittoria alla sesta giornata, inanellando poi sei risultati utili consecutivi, che le consentono di scalare la graduatoria e chiudere il girone d’andata al quarto posto, in coabitazione con ben altre quattro formazioni. Nel girone di ritorno, tenuto conto anche dei diversi turni da recuperare, i calzaturieri dovranno mantenere alta la concentrazione per centrare obiettivi importanti.
Il Francavilla, al contrario, vive una stagione fin qui nerissima. Per la squadra di mister Del Bello, i numeri sono impietosi: solo cinque punti, zero vittorie e cinque pareggi, avendo realizzato solo cinque gol e subendone 22, che ne fanno la formazione meno prolifica e la seconda più perforata del girone. Per i biancorossi, distanti sei lunghezze dal penultimo posto, il girone di ritorno sarà una lunga salita in cui dare la caccia alla salvezza.
Nel girone D, fra le sette fermane impegnate, la migliore fin qui è stata la Pinturetta. La formazione di mister Birilli, da neopromossa, ha girato al terzo posto, con 27 punti, solo due in meno rispetto alla coppia di vetta. Il tutto grazie ad uno score di otto successi, tre vittorie e altrettante sconfitte. L’arma in più è la difesa, appena 8 le reti subite, che ne fanno la seconda del campionato, mentre l’attacco latita un po’, con 14 reti all’attivo infatti, la formazione rivierasca è una delle meno prolifiche del girone, anche il fanalino di coda Ripatransone ha fatto meglio, sarà forse questo il dato su cui lavorare nel girone di ritorno per non smettere di sognare.
Fuori dalla zona playoff, ma solo per differenza reti, troviamo la Palmense. I fermani hanno chiuso l’andata con 7 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, sintomo di una formazione dalle prestazioni altalenanti, che grazie ad uno dei migliori attacchi, 20 reti siglate, si trova comunque in ottima posizione. Per continuare a lottare, nel girone di ritorno servirà maggiore costanza di risultati. Appena un punto sotto troviamo il Montottone NG, i gialloblù dopo la fusione estiva con la New Generation, hanno trovato alcune difficoltà iniziali, per poi ingranare la marcia e fare un filotto di risultati utili, che l’ha portata nei piani alti. Nel girone di ritorno mister Santarelli spera di continuare a contare su un attacco super, che con 25 reti è secondo solo alla capolista Castignano, mentre la difesa andrà sistemata, troppi i 22 gol subiti, se si vuole puntare in alto.
All’ottavo posto invece troviamo il San Marco Servigliano con 19 punti. Una squadra nata per vincere, in estate ipotecata da molti come la vera pretendete al titolo, visto i nomi in rosa. Invece la formazione serviglianese ha stentato molto in partenza. Il cambio di allenatore, da Pitzalis ad Amadio, ha dato una sterzata positiva ad un club che nel girone di ritorno dovrà fare di tutto per raggiungere almeno i playoff. Il tecnico dovrà lavorare soprattutto sull’attacco, il meno prolifico del girone con sole 10 reti in 14 gare, mentre la difesa si conferma un bunker con appena 7 gol subiti, ed è la meno battuta.
Le ultime tre fermane sono invece invischiate nella lotta salvezza. Partiamo dal Monsampietro, i 22 gol subiti e i 17 realizzati, sono serviti a racimolare solo 11 punti, frutto di 2 successi, 5 pareggi e 7 sconfitte. I monsampietrini hanno un margine di soli due punti dall’ultimo posto, il girone di ritorno dovrà essere affrontato in modo perfetto per evitare un finale di stagione al cardiopalma.
A pari punti con il Monsampietro, troviamo la Grottese, orfani della coppia gol Ungaro – Galdo, i giallorossi dovranno lavorare molto in fase difensiva, perché le 27 reti subite ne fanno la seconda peggior difesa del torneo. Da qui alla fine, di tempo per tirarsi fuori da una posizione scomoda c’è tutto, bisognerà però sfruttarlo al meglio.
In fondo alla classifica troviamo poi la neopromossa Montegranaro, in compagnia del Ripatransone. I calzaturieri hanno risentito molto del salto di categoria, con soli due successi ottenuti fin qui, al cospetto delle nove sconfitte, un trend che dovrà essere per forza invertito in questo finale di stagione, per non salutare dopo appena 365 giorni la Prima categoria.
Matteo Achilli
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