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Sisma, Ricciatti: “Vincoli urbanistici
sulle casette di legno? Una follia”

Lara Ricciatti

“Stiamo parlando in un contesto di straordinarietà dove, probabilmente, al governo non è chiaro che solo un folle può parlare di vincoli paesaggistici ed urbanistici in paesi che oggi sono fantasma, che non esistono più, che sono sotto cumuli di macerie”. Lo ha affermato la deputata Lara Ricciatti (SI) nel corso di un duro confronto alla Camera dei Deputati con il sottosegretario di Stato alle Attività produttive Giacomelli, delegato dal governo a rispondere alle interpellanze urgenti. “Ho sottoposto al governo la vicenda delle ordinanze di alcuni comuni terremotati delle Marche, come Pieve Torina, che – fa sapere Ricciatti – hanno autorizzato i cittadini residenti a realizzare, a proprie spese ed in aree di proprietà privata, casette di legno per far fronte ai tempi lunghi della burocrazia. Ordinanze che avevano trovato una ferma opposizione della Regione.
Il sottosegretario Giacomelli ha ribadito, nel corso della sua risposta, la vigenza di tutte le norme ed i vincoli urbanistici ordinari, sottolineando come la costruzione delle casette in legno avrebbe esposto i proprietari a sanzioni di natura penale, come previsto dalle leggi vigenti e dagli orientamenti giurisprudenziali maggioritari. Una soluzione che avrebbe permesso ai residenti – ha spiegato Ricciatti nel corso del suo intervento – di restare nei propri Comuni e di tenere uniti i propri nuclei familiari. La normativa richiamata dal sottosegretario è sacrosanta in circostanze ordinarie, se volessi costruire una casetta di legno per prendere il tè nel mio giardino – ha replicato ironicamente la deputata marchigiana – quello che non capisco e reputo folle è impedire una ipotesi di questo tipo: si tratterebbe di una soluzione per un lasso di tempo circoscritto, senza costi per lo Stato e con la condizione di rimuovere il tutto al momento della dichiarazione di agibilità delle case vere e proprie. Ho sottolineato come le casette siano le stesse acquistate dallo Stato, quindi sicure da ogni punto di vista, e idonee ad affrontare l’emergenza di questi giorni con temperature rigide e neve. Perplessità sono state sollevate anche sul privilegiare la soluzione dei container che “sono freddi e non in grado di garantire adeguata intimità familiare, considerato che in molti casi vedranno la ‘convivenza forzata’ di più nuclei familiari. Davanti a questa situazione io vorrò vedere quale sarà quel giudice che si assumerà la responsabilità di accusare e condannare quelle persone terremotate di abuso edilizio” ha concluso Ricciatti.


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