CASTELFIDARDO (AN) – Mai come oggi può dirsi che il pubblico è davvero sceso a giocare con la sua squadra del cuore: il cosiddetto dodicesimo uomo in campo ha fatto la differenza cantando durante tutto il match, incoraggiando continuamente i suoi idoli, scandendo a tamburo battente ogni azione svoltasi sul pesante e impervio terreno di gioco. E’ sembrato quasi di assistere ad una partita di rugby, tanto è stato il furore agonistico dei protagonisti e il fango che li ha accompagnati.
La passionalità dei 300 sostenitori di fede gialloblù è stata prontamente ricambiata non soltanto dalle prestazioni dei giocatori, ma in particolar modo dalle loro sincere e spontanee esultanze, sia dopo i due gol (Molinari e Petrucci) che dopo il triplice fischio dell’arbitro, allorquando tutti i canarini di Destro sono corsi esultando sotto la tribuna ospiti.
Si è trattato di uno spettacolo emozionante per tutti, e non si sta parlando del mero risultato positivo: ciò che ha colpito maggiormente è stato il fatto di constatare la numerosità e la varietà di pubblico (non solo ultras ma anche bambini ed appassionati di ogni età) che con amore incondizionato ha dedicato la propria domenica alla squadra cittadina.
Quest’ultima ha risposto con grande empatia: Hernan Molinari ha festeggiato la realizzazione del rigore battendosi la mano sul petto ed indirizzandola ai tifosi, mentre il giovane Andrea Petrucci, dopo il gol del raddoppio, ha simulato un salto in lungo gettandosi nella striscia di sabbia sotto gli occhi dei propri tifosi.
Ad applaudirli dalle gradinate non sono mancati il loro compagno di squadra Luca Cremona, che oggi scontava la seconda ed ultima giornata di squalifica, le famiglie dello stesso Petrucci e del portiere Valentini, nonché l’entusiasta presidente Umberto Simoni, in compagnia di suo figlio.
Silvia Remoli
Fotogallery
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati