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Amandola e i disagi della neve “imprevista” (VIDEO E FOTO)

di Nunzia Eleuteri

Foto e video: Garulla di Amandola

La situazione ad Amandola continua a non essere bella. Frazioni ancora isolate e senza energia elettrica. Disagi che sembrano racconti dei nostri nonni.

Non possiamo parlare di imprevisti. L’imprevisto è la neve al mare. L’imprevisto è il terremoto. E, purtroppo, su quello possiamo ben poco. Non può essere però una sorpresa la neve che, invece, ogni anno cade, più o meno abbondantemente, sui Sibillini.

 

Molte le lamentele che si leggono sui social network e altre che arrivano alla nostra redazione:“Come mai non sono state liberate le strade sin da subito? Gli altri anni, i mezzi spazzaneve cominciavano a girare sin dai primi cm che ricoprivano il manto stradale proprio per evitare che si accumulasse troppa neve. Quest’anno invece no”.

I cittadini sono allo stremo. La zona industriale di Amandola ha sulla strada 80 cm di neve e solo chi ha macchine super attrezzate con marce ridotte può sperare (da sottolineare “sperare”) di riuscire a raggiungere il posto di lavoro.

 

C’è chi è senza energia elettrica da oltre 30 ore, con danni alle pompe e alle caldaie del gas, chi ha dormito vicino al camino sulle sdraio come in guerra, chi dovrà buttare via i viveri nei congelatori inattivi da troppe ore nelle case divenute irraggiungibili. Linee telefoniche che vanno e vengono lasciando le frazioni davvero isolate. Ma ci sono anche situazioni in pieno centro abitato che sembrano paradossali. Palazzi irraggiungibili che fanno temere anche per eventuali richieste di soccorso. Come la storia, raccontataci questa mattina, di un uomo che, per avere le sue vitali bombole di ossigeno, ha dovuto raccomandarsi a volontari che hanno dovuto portarle a piedi attraverso vie completamente ricoperte dalla neve.

 

A Garulla, frazione di Amandola, le strade sono impercorribili e le case senza elettricità da ieri. Gli abitanti cercano con le loro forze di rendersi autonomi e con le pale creano passaggi. Sembra che l’appalto della provincia per il servizio di sgombro neve in quella zona sia andato deserto. Qualcuno dice che la cifra in appalto fosse inadeguata al servizio e per questo non ci sono stati partecipanti. Fatto sta che Garulla è letteralmente isolata.

I post facebook sono tanti e alcuni intervistati sostengono:“Ci sarebbe bisogno di togliere la neve e non di ammucchiarla sui bordi della strada rendendo tutto più difficile”.

 

 

Insomma quello che per il Trentino e le Alpi risulta essere un grandissimo business turistico qui, sui Sibillini, si trasforma in un altro grave problema.

Neve: una piaga o una risorsa? Sicuramente, lasciando da parte le eccezioni tristi vissute in questi giorni, la neve potrebbe essere un bel volano per l’economia e per il turismo ma a quanto pare, su questo fronte, il nostro territorio deve crescere ancora molto. E’ rimasto fermo a convegni e belle parole. I fatti raccontano di una manna arrivata da cielo che non solo è sprecata ma addirittura motivo di sofferenze che si sommano ad altre impreviste.

 

Ora si parla di turbine che sono state attivate per lo sgombro delle strade. Solitamente i costi del ‘last minute’ per questi servizi sono più alti. Ci auguriamo non sia così. Sarebbe un vero peccato e si poteva evitare visto che, si sa, dopo l’autunno arriva l’inverno. Dov’è l’imprevisto? Soprattutto considerando che parliamo dei Sibillini e le previsioni meteo erano molto chiare.

 

 

 


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