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Fermana, la vittoria in casa
contro la Civitanovese
manca da 44 anni

SERIE D - Domani al "Recchioni" può cadere un altro tabù contro i rossoblù che scenderanno in campo con una squadra giovanissima. Flavio Destro recupera tutti tranne lo squalificato Misin. Per la prima volta da avversario ecco l'ex d.s. gialloblù Rosati


FERMO – La Fermana torna nel proprio stadio dopo più di un mese dalla vittoria contro la Jesina, messa a segno il 18 dicembre. Domani arriva così la Civitanovese, un classico derby marchigiano, il 25° della storia a Fermo tra le due squadre che conta 12 vittorie canarine, 10 pareggi e 2 vittorie ospiti. L’ultimo trionfo dei canarini al “Recchioni” contro i rossoblù risale al lontano ottobre 1972 (2-0) e fu grazie ad una doppietta dell’attaccante treiese Luigi Fiorani, poi diventato celebre giocatore della disfida al bracciale. Dopo quel successo, ben sette pareggi e la sconfitta di due anni fa (1-2, doppietta di Amodeo che rimontò l’iniziale gol canarino di Costantino). Quindi per i canarini è ora di tornare alla vittoria come è stato per la gara di andata al Polisportivo.

Oggi la Fermana è capolista e cerca l’intera posta in palio per conservare il primo posto e minimo i tre punti di vantaggio sull’inseguitrice Vis Pesaro, mentre il Matelica, 3° in classifica, è in attesa del verdetto sul ricorso della Jesina che potrebbe togliere 3 punti in classifica agli uomini di Mecomonaco  (intanto il Giudice sportivo non ha omologato la vittoria dei matelicesi).

Tornando alla sfida, i rossoblù sono in difficoltà tecnica e societaria, giocano con una squadra quasi riconducibile per età ed esperienza alla Juniores ma la partita non va per nessun motivo sottovalutata: ricordiamo che poche settimane fa hanno fermato il San Nicolò, risultato che consentì alla compagine di Destro di conquistare la vetta.

Domani ci sarà l’esordio sulla panchina dei rivieraschi un nuovo allenatore, il sammarinese Cevoli, un motivo in più per i rossoblù per dare il massimo. Torna al Recchioni, per la prima volta da avversario, Gianni Rosati, da poche settimane direttore generale della Civitanovese, ma che fu il d.s. della Fermana dal 1994 al 1998, quindi negli anni del ritorno in C2 dei gialloblù e poi della promozione in C1 nel 1996. Dopo Fermo Rosati andò a fare il d.s. del Genoa, poi Pistoiese e poi tanti anni Reggina fino al 2011.

Questa mattina rifinitura sul sintetico di Capodarco. Destro ha convocato tutti, tranne ovviamente lo squalificato Misin e i “lungodegenti” Sene e Mandorino, solo domani sapremo se qualcuno dei tanti diffidati riposerà in panchina.

“Con il cambio dell’allenatore si scende sempre in campo cercando di mettersi in mostra, di dare qualcosa in più e di mettere in luce tutte le proprie qualità – osserva il tecnico della Fermana – mi aspetto questo tipo di approccio da parte della giovane formazione rossoblù: con i nuovi input di questa settimana immagino che i ragazzi giocheranno alla morte, correranno tantissimo e si danneranno l’anima su ogni pallone, anche per tenere alto l’onore in un derby, partita che dà sempre stimoli ulteriori. Noi, da parte nostra, possiamo dire che ci siamo preparati bene e che come sempre cercheremo di raggiungere il massimo risultato possibile. Nel bel lavoro di rifinitura svolto oggi si sono riaggregati in gruppo sia D’Angelo (bloccato nelle scorse ore da una sindrome influenzale) sia Urbinati, ieri precauzionalmente a riposo per un mal di stagione. Dovremo però fare a meno di Misin squalificato – la chiusura del mister – siamo sereni e concentrati: sappiamo quanto questo appuntamento sia importante per la società, la piazza ed i tifosi e faremo di tutto per onorarlo al meglio”.

Convocati –  Amendola, Bossa, Clemente, Comotto, Cremona, D’Angelo, Ferrante, Forò, Gadda, Ghiani, Ispas, Maghzaoui, Manè, Margarita, Marti, Molinari, Petrucci, Torresi, Urbinati, Valdes, Valentini.

Arbitro – Acanfora di Castellammare di Stabia, un precedente lo scorso anno quando la Fermana di Destro subì l’unica sconfitta in casa (0-1 col Fano).

Paolo Bartolomei

 

Luigi Fiorani, autore della doppietta dell’utima vittoria canarina al “Recchioni” contro la Civitanovese nel 1972/73.


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