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Nuove sedi, ostelli e associazioni:
come cambia la mappa delle scuole,
lavori alla Da Vinci e alla Don Dino Mancini

FERMO - il sindaco Paolo Calcinaro: “Un impegno costante di miglioramento con programmazione e monitoraggio annuale sulla rete scolastica”. Alla "Don Dino Mancini" i lavori saranno ultimati entro la fine di febbraio

Il sindaco Calcinaro alla “don Dino Mancini”

“Non si esaurisce con il finanziamento e la procedura di realizzazione del nuovo Polo il rapporto tra Comune di Fermo, Regione Marche e il Commissario per la Ricostruzione, grazie anche alla preziosa collaborazione con la Provincia di Fermo. Nel dossier giunto sul tavolo regionale e statale – fa sapere il sindaco Paolo Calcinaro – difatti sono presenti gli interventi migliorativi per altri due popolosi plessi della città: la scuola media Leonardo Da Vinci e la scuola elementare Don Dino Mancini. Due situazioni peraltro diverse poiché nel primo caso, quello della Leonardo Da Vinci, rimane comunque ad oggi edificio che ha ottenuto la piena agibilità dai certificatori abilitati Aedes, fra cui un docente dell’università di Pisa, inviati dalla Regione Marche dopo l’evento apicale del 30 ottobre. Nel secondo, il Comune sta oggi operando, per la piena sicurezza degli studenti, su quelle problematiche emerse da analoghi controlli nei sottotetti.
I lavori, in questo ultimo plesso, saranno ultimati entro la fine di febbraio, consentendo così alle classi, oggi provvisoriamente ospitate alla elementare di Sant’Andrea, di tornare presto sui propri banchi.
Un impegno, quindi, costante di miglioramento con una programmazione ed un monitoraggio annuale sulla rete scolastica. Al contempo si sta mettendo mano al piano di riutilizzo, susseguente alla prossima rimessa in pristino, degli immobili di quelle scuole che troveranno posto nel nuovo Polo di via Bellesi, anche al fine di dare subito una finalità, vissuta e partecipativa, a edifici situati nel centro della città: sono al vaglio ipotesi concrete come quello di riservare i plessi a nuova casa delle associazioni e ad ostello per turismo cittadino.
Inoltre per incrementare la vitalità, anche studentesca, del centro storico di Fermo è stato anche emesso un bando per mettere a disposizione, per attività di studio universitario o di corsistica anche estiva, parte dei locali ex Euf di corso Cefalonia, attualmente sede provvisoria di parte del Liceo Classico “A. Caro” fino allo spostamento di tale istituto nel polo provinciale di viale Trento.
Insomma, una prospettiva complessiva per questa città anche sul piano dell’edilizia scolastica, con un parallelo e forte impegno su monitoraggio e miglioramento del valido patrimonio esistente e, allo stesso tempo, a tutela di un centro storico che è tornato finalmente a vivere, un piano di riutilizzo di quegli edifici che risulteranno disponibili una volta attuati i dovuti trasferimenti dei plessi”.


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