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“Ragazzi, la nostra civiltà ripudia il razzismo”: da Servigliano il messaggio della Casa della Memoria

In una Casa della Memoria gremitissima si è svolto ieri a Servigliano il Concerto della Memoria. Presenti il prefetto di Fermo Mara Di Lullo, Francesco Martino della Prefettura, il sindaco di Servigliano Marco Rotoni e di Montegiorgio Armando Benedetti, il presidente della Casa della Memoria Emidio Pipponzi, Giordano Viozzi e numerose autorità.

Il direttore scientifico della Casa della Memoria, Paolo Giunta La Spada, ha proposto una riflessione sulla persecuzione, sulla deportazione e sullo sterminio degli ebrei proprio davanti al campo d’internamento degli ebrei che furono inviati a morire ad Auschwitz.

Il professore ha detto, tra l’altro, che ricordare non basta, bisogna ricostruire le storie di tante vite cancellate, partire dalle vicende del nostro territorio e indagarlo, insegnare la storia dei Giusti per far capire la responsabilità personale, educare alla pace.

“Dobbiamo capire – ha dichiarato il professor Giunta La Spada – che con la crisi economica e culturale che stiamo vivendo si accresce il rischio di una deriva autoritaria, di una perdita di memoria che può precedere un’involuzione anti-democratica. Ai giovani va spiegato che una cosa è parlare dei problemi della sicurezza o discutere del governo dell’immigrazione, fenomeni che si possono considerare con idee del tutto diverse, e anche contrastanti. Altra cosa è il razzismo. Il razzismo in passato ci ha portato solo alle guerre, alle dittature, alla perdita delle libertà e delle dignità, alla catastrofe. Il razzismo è anti-scientifico, è anti-storico, è anti-umano. La vita che ci è stata donata perde qualsiasi dignità se non siamo in grado di capire la bellezza che c’è in ogni essere umano. L’orgoglio che abbiamo di essere italiani viene infangato e offeso da chi crede che il patriottismo consista nel non rispettare le patrie degli altri, le altre identità, le altre culture, il colore della pelle, i diversi occhi e le differenti parole. La nostra civiltà ripudia il razzismo. Dobbiamo sempre opporci e dire no a qualsiasi forma di razzismo”.

Giunta La Spada ha messo in luce le responsabilità degli italiani, a partire dall’indifferenza con cui guardarono senza ribellarsi alle teorie sulla razza e alle leggi razziste del 17 novembre 1938 che condussero alle persecuzioni degli ebrei.

Il programma è poi proseguito con le testimonianze, scelte e lette dallo stesso direttore scientifico: tra queste Carla Viterbo, Maria Bacchi, Italo Bassani, Giorgina Bellak, Lidia Beccaria Rolfi, Lilli Della Pergola, Donatella Levi, Anna Frank, Arianna Szorényi, Giuseppe Di Porto e Ida Marcheria.

Molto apprezzata la performance musicale con la pianista Loredana Totò e la violinista Lolita Sorbini, che hanno eseguito diversi brani.


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