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Ceriscioli: “Spot a prezzi solidali
anche durante il Festival di Sanremo”

Luca Ceriscioli durante una visita a Visso

 

di Alessandra Pierini

«Ci saranno 5 spot sulle Marche in ognuna delle serate del Festival di Sanremo a “prezzi solidali” da parte della Rai: 150 mila euro in tutto, con uno sconto dell’80% rispetto alle tariffe normali per aiutare la regione a ripartire dopo il terremoto». Ad annunciarlo il presidente della Regione Luca Ceriscioli durante il Consiglio di questa mattina. «La Regione ha già pronti degli spot promozionali con Neri Marcorè, trasmessi sulle reti Rai nel periodo natalizio al prezzo di favore di 200 mila euro». Ai quali vanno aggiunti, come evidenziato dalla delibera della giunta regionale i 100mila euro usati per gli spot all’interno del Capodanno Mediaset in piazza a Civitanova, per un totale complessivo di 346mila euro.

«Qualcuno ha protestato per l’uso di fondi per l’emergenza per la campagna di comunicazione turistica. Ma non è vero. Stiamo usando i fondi per il turismo  – ha precisato Ceriscioli – in modo da rafforzare la comunicazione in questo settore per contrastare gli effetti indiretti del terremoto e portare nelle Marche più persone, a fronte di un numero di prenotazioni bassissimo».

Resta da chiarire come mai la delibera del 23 gennaio, approvata dalla Giunta regionale, abbia come oggetto “Attività di promozione per il rilancio dell’economia e del comparto turistico – Legge n. 229 del 15 dicembre 2016. Interventi urgenti per il territorio della Regione Marche in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016”.

 

Lo spot girato da Neri Marcorè per le Marche

 

Negli spot ci saranno anche i capoluoghi delle zone terremotate. Lo precisa l’assessore al Turismo Moreno Pieroni: «Abbiamo voluto realizzare questa campagna accogliendo le richieste di molti operatori e di imprese turistiche che hanno subito danni indiretti dal sisma e che chiedevano un’azione forte di visibilità a livello nazionale e internazionale – spiega Pieroni – un’azione promozionale a favore delle città costiere ma anche delle zone terremotate. Negli spot si proiettano immagini anche delle province colpite, dove vi sono capoluoghi intatti che meritano l’attenzione rinnovata dei turisti: Ascoli Piceno, Macerata, Fermo ed altre città. Non solo la costa dunque, che merita comunque di non essere penalizzata dall’immagine negativa che i media hanno diffuso, ma anche l’entroterra. Non è difficile comprendere che se non iniziamo ora a promuovere un’immagine di corretta percezione del reale, le stagioni estive future saranno ancor più compromesse, con un danno molto rilevante per tutti , non solo per il turismo, ma per diversi settori economici collegati. Un effetto domino che vogliamo scongiurare il più possibile. Una scelta, la nostra, fatta anche dalle altre Regioni colpite dal sisma, che hanno stanziato fondi per campagne di comunicazione e promozione per tutelare i propri sistemi turistici, come l’Umbria ad esempio, avendo consapevolezza come noi dei danni del sisma all’intero sistema turistico ed economico».
E a promuovere un’immagine di corretta percezione del reale inizia il presidente Ceriscioli che ha relazionato sugli eventi sismici del 18 gennaio scorso e sulle loro ripercussioni nelle Marche nell’aula abbandonata dalle minoranze: “Non per mancanza di rispetto – ha detto  il consigliere Celani a nome di FI, FdI, Lega Nord e M5S– ma per un principio fondamentale, che è quello della partecipazione”.

Il commssario Vasco Errani con il presidente Luca Ceriscioli e (al centro) il sindaco di Castelsantanagelo Mauro Falcucci

IL RESOCONTO DI CERISCIOLI – “Molte sono le proteste da parte di più voci sugli interventi per il terremoto – ha detto il presidente Ceriscioli –  Lo scopo della comunicazione serve per chiarire. A seguito della settimana di grande difficoltà seguita all’ultimo terremoto ho visto una serie di comunicazioni che non rappresentano in maniera corretta quanto è stato fatto dalle forze di Protezione civile, come se ci fosse una contrapposizione tra varie forze di intervento. La protezione civile è un sistema, una grande macchina che coinvolge tutte le forze in campo. Circa 1330 persone hanno lavorato il primo giorno sul terremoto, un numero molto grande, mentre già la domenica si è arrivati a 1600 unità. Altro nodo, l’energia elettrica per il quale la Regione ha posto la diffida. Un livello particolare di attenzione ha riguardato le slavine e la situazione dei corsi d’acqua che comunque sono costantemente monitorati. Io direi che l’emergenza è stata gestita in maniera ottimale,  è chiaro che dal sistema sono emerse criticità, da cui io leggo anche un significato politico. Il sistema è comunque cambiato: i Comuni non sono più quelli di un tempo, e così pure le Province. Il sistema Paese allora deve farsi delle domande. Occorre garantirsi risorse sicure a cui attingere nel momento dell’emergenza”.
Ceriscioli ha poi chiuso l’intervento con il tema “animali”: “Ieri ho sentito dire che per l’emergenza neve e terremoto sono morti 2.000 animali, ma i numeri veri sono questi: sono andati persi 34 bovini, 153 ovini, 8 caprini, 2.500 avicoli”– ha detto il presidente – e spazi alternativi per circa 4000 animali si sono resi disponibili dai primi di dicembre”.  E come Regione abbiamo fornito 200 tonnellate di mangimi e foraggi”. Il governatore ha ricordato che con le nevicate del 2012 “morirono 6.000 animali”. Ritornando alla protesta delle forze di minoranza: “Non credo – ha ribadito Ceriscioli – che da parte della Giunta ci sia stato un atteggiamento di chiusura verso coloro che volevano dare una mano”. Le difficoltà sono tante e quindi l’esasperazione delle popolazioni è comprensibile ma “da qui a sette giorni tutto il pacchetto per la ricostruzione sarà disponibile. Il governo sta elaborando un nuovo pacchetto. Il decreto dovrebbe vedere la luce questa settimana”. “Segnaliamo criticità ad oggi su diversi fronti, ad esempio l’accertamento delle agibilità (Fast): “Ora sarà in capo alla Regione e sugli effetti bisognerà aspettare qualche giorno”. “Confidiamo – ha concluso il presidente – che col nuovo decreto e con una forma di comunicazione nuova, più chiara, precisa e diretta, si possa ripartire”.

Il Consiglio regionale

LE OPPOSIZIONI – Rientrate in aula le minoranze è cominciato il dibattito. Il primo ad intervenire è stato il consigliere Carloni (Ap – Marche 2020): “Il primo errore – ha detto – è stato fatto nominando Errani come commissario straordinario di governo per la ricostruzione e poi nominare la Regione Lazio capofila. La burocrazia ha sovrastato il buon senso”. Poi, rivolgendosi all’assessore all’Agricoltura Casini, ha ribadito che il suo errore è stato di dare la colpa della situazione critica degli allevatori alle associazioni di categoria. Il consigliere Marconi (Udc –Popolari Marche) ha dichiarato la volontà di uscire dall’aula durante gli interventi dei consiglieri di minoranza, in risposta a quanto accaduto a inizio seduta da parte di questi. Critico il consigliere Zura Puntaroni (Lega Nord) sugli intoppi burocratici per il post sisma. Il consigliere Celani (Fi) ha detto di concordare con Ceriscioli sull’abnegazione delle personale coinvolto nell’emergenza mentre si è detto in disaccordo sulle modalità con cui è stata gestita: “Il sistema non ha funzionato e gli errori sono enormi”.
Per Giorgini (M5s) gli errori gravissimi sono due: “Errani e Curcio non sono stati all’altezza della situazione e poi ‘le maglie strette’ usate per l’emergenza”. “È il momento che finisca la dittatura dell’ottimismo e della propaganda  – ha detto – e che si inizino a dare anche le cattive notizie, poiché, fino ad ora, l’unico compito serio svolto da Errani e dai vice commissari governativi, quale è lei, presidente,  per le Marche, è stato quello di silenziare i sindaci che facevano presenti i disagi. Ci solletica una scomoda ma doverosa domanda, se questo fosse successo in provincia di Pesaro, lei presidente, si sarebbe comportato nello stesso modo?” L’assessore al Turismo e Cultura Pieroni ha criticato il comportamento delle minoranze in una fase in cui “dovremmo invece essere tutti uniti e propositivi”. Per Elena Leonardi (FdI) “è difficile affrontare un tema quale l’emergenza senza cadere nella retorica e pur elogiando il personale impiegato non possiamo ammettere che non siano stati commessi errori. Io sono per il dialogo non per cavalcare la polemica ma è difficile fare proposte se poi nelle sedi opportune le minoranze non sono convocate per essere ascoltate”. Rientrato in aula, il consigliere Marconi ha ricordato che “l’attuale clima politico che vede profilarsi all’orizzonte la possibilità di elezioni politiche nazionali non consente quella comunicazione corretta e puntuale di cui la crisi sismica necessiterebbe”. Il consigliere Bisonni (Misto) ha ribadito la disponibilità della minoranza a collaborare. Il consigliere Urbinati (Pd) ha invece eccepito sulla modalità in cui le minoranze hanno manifestato il loro dissenso abbandonando l’aula e ha difeso l’operato del commissario straordinario per la ricostruzione e di Fabrizio Curcio.

Al termine della seduta Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord hanno diffuso una nota congiunta in cui spiegano di non aver voluto essere presenti alla comunicazione di Ceriscioli per mostrare il loro disagio di fronte alla mancanza di qualsiasi coinvolgimento nelle scelte dell’esecutivo. «E Ceriscioli che fa durante la sua esposizione? Ci fa una lezioncina sul funzionamento del sistema della Protezione Civile, elenca i capi di bestiame morti, polemizza con chi l’ha criticato per gli spot sulla Rai , elogia la sua Giunta ma nulla su quando arriveranno le casette, quando verranno ricostruite le stalle, quando saranno indennizzati gli artigiani che si sono visti crollare gli opifici, quando verranno sistemate le infrastrutture . Del resto tra poco arriverà la primavera quindi l’emergenza neve sarà superata, le stalle non serviranno più, anche perchè forse saranno rimasti pochi animali, le casette di legno forse si realizzeranno in autunno perchè nel frattempo in estate si potrà tornare a vivere in tenda.E noi non vogliamo avere nulla a che fare con questa gestione fallimentare».

Sisma, l’emergenza è lo spot: dalla Regione 346mila euro a Rai e Canale 5 per il turismo sulla costa


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