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Amandola ce la farà: Comune e privati ripartono insieme dal turismo e dall’accoglienza

POST TERREMOTO - I principali obiettivi del progetto #Amandolariparte realizzato da Lorenza Natali, l'attività dell'Ufficio Turistico e l'importanza della ricostruzione

Uno scorcio di Amandola

Il rilancio del territorio nel 2017: è questo uno dei principali obiettivi del progetto #Amandolariparte realizzato da Lorenza Natali, esperta in marketing territoriale e promozione turistica. Ed è proprio il turismo a rappresentare uno dei cardini fondamentali da cui si snoda l’attuazione di questo piano strategico: azioni a livello culturale, percorsi ed iniziative dove la natura e il paesaggio sono occasione di sport, valorizzazione delle eccellenze alimentari, promozione e ricostruzione delle strutture ricettive,organizzazione di eventi, potenziamento dell’ufficio turistico.

“È in questa prospettiva che il Comune di Amandola si è lanciato nella sfida di far ripartire le attività turistiche e di accoglienza – evidenzia la Natali – la sfida, nonostante il sisma e l’emergenza neve, che non hanno annientato la capacità ricettiva , è quella di dotare la città di un piano che la veda protagonista, ogni stagione, proprio perché in ognuna di esse questo territorio regala esperienze indimenticabili ed esclusive. Inoltre c’è l’ obiettivo di attuare un programma che sia in grado, fin da subito, di rendere stabile e continuativa l’azione di promozione e che, con senso di responsabilità e consapevolezza, accresca l’impegno a supporto dell’economia territoriale. L’intento è quello di rafforzare non solo i canali di promozione diretta delle aziende , ma anche utilizzare una stretta collaborazione con i sistemi associativi locali e nazionali, nuove piattaforme di servizio per migliorare la competitività delle imprese, quelle imprese che si trovano ora a lavorare in una situazione di incertezza economica mai sperimentata, che le destabilizza rispetto a quelle che dovrebbero essere le loro prospettive future”.

Nell’ambito del progetto, fondamentale sarà anche l’ attività dell’Ufficio Turistico: “A differenza di ciò che accadeva prima del sisma gli orari di apertura saranno molto più ampi – dichiara il responsabile Giorgio Tassi – e nei periodi di maggiore afflusso saremo a disposizione anche nei weekend. La stessa sede dell’ufficio subirà delle sostanziali modifiche diventando tra le altre cose luogo di esposizione di prodotti tipici delle aziende. Anche a Palazzo Mazzuca verranno allestite sale per incontri conferenze e mostre, mentre il museo del paesaggio verrà nei prossimi mesi sisma spostato al piano terra della ex collegiata. All’auditorium o aula magna avremo invece un vero e proprio laboratorio di restauro delle opere che sono state recuperate e che verranno ivi esposte”.

Oltre a tutto questo #Amandolariparte prevede anche un progetto di formazione per coloro che operano nel settore dell’accoglienza: “Il nostro obiettivo è quello di fare un salto di qualità e puntare su una maggiore consapevolezza, per questo , tra le altre cose,organizzeremo un secondo corso di inglese per i commercianti. L’esperienza del terremoto può diventare anche un modo per capire che è arrivato il momento di abbassare le difese e mettere da parte l’arroganza che non ci permetteva finora di migliorarci e di collaborare tutti insieme per permettere ai turisti di godere delle bellezze del nostro territorio”.

Altro aspetto essenziale della rinascita del settore turistico è rappresentato dalla ricostruzione. “Il mio albergo non è crollato tuttavia è stato dichiarato inagibile, ma è proprio l’immagine della mia struttura che è stata più colpita dal terremoto – afferma Oreste Curi, proprietario dell’Hotel Paradiso di Amandola – Ho tutte le intenzioni di riaprire, l’ho promesso anche a mia figlia di 5 anni. E’stata lei a dirmi che ricostruiremo un albergo più bello e sicuro perché il terremoto ‘non passa una volta sola’. Sto valutando vari progetti, ma al momento quello che più mi preme è la sicurezza anche visiva della struttura e la trasparenza nella ricostruzione. E’ per questo motivo che ho intenzione di creare un blog o una pagina su face book per mostrare l’avanzamento dei lavori ai miei clienti e anche a quelli nuovi. Qui si percepisce proprio nell’aria la gran voglia di ripartire, gli amandolesi sono grandi lavoratori e credo che se lavoreremo tutti insieme per raggiungere un obiettivo comune, ce la faremo”.


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