Nodo dehors, tra costi e tempi
i commercianti vogliono risposte:
“Non sappiamo ancora cosa fare”

Piazza nuova e dehors nuovi. E’ questa la linea che vuole sposare la maggioranza e che la giunta comunale dovrebbe discutere nella prossima seduta. Niente più gazebo uno diverso dall’altro come è stato fino ad oggi ma strutture leggere, trasparenti e con ombrelloni a copertura con funghi riscaldati per renderle fruibili anche in inverno. Una regolamentazione che ha trovato ampi consensi in maggioranza ma il problema che si pone è uno solo: far mettere mano alla tasca ai commercianti per rottamare il vecchio gazebo e realizzare il nuovo dehor in questo momento storico non è facile così si stanno valutando tutte le possibilità per aiutare il settore e dare continuità a quel percorso di recupero del centro cittadino. Dal canto loro i titolari di bar, pizzerie, ristoranti e pubblici esercizi sembrano non gradire questo cambiamento per ragioni economiche e soprattutto di tempo: “Siamo a febbraio e ancora non si è instaurata una discussione se non voci di corridoio – lamentano – per quanto il processo di attuazione del regolamento verrà messo nero su bianco arriviamo a primavera e cosa facciamo nel frattempo? Se poi aggiungiamo i tempi di realizzazione ecco che ci troveremo già in estate. Siamo d’accordo ad uniformare le strutture ed avere norme certe ma questo argomento andava trattato a settembre/ottobre. Viviamo un momento di depressione dove bisogna contare i soldi a fine mese e questo è un investimento che ha bisogno di programmazione. Abbiamo bisogno di risposte ora perché la primavera è alle porte e senza quelle strutture per noi è un’altra mazzata”. Argomento questo del gazebo che sembra alla base anche del futuro del Caffè 900. Infatti la trattativa in corso tra la proprietà e il nuovo socio che dovrebbe fare ingresso nella società per riaprire la struttura ha tra i punti all’ordine del giorno anche quello sui costi relativi al nuovo dehors.

m.m.