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Basta interferenze dei partiti“, Marco Marinageli e la ‘sua’
Porto San Giorgio

Quella di Marco Marinangeli è la prima candidatura ufficiale a sindaco (escludendo il primo cittadino uscente Nicola Loira) in vista delle prossime elezioni comunali di Porto San Giorgio. Ieri l'annuncio delle due civiche 'Noi Sangiorgesi', 'Insieme per Marinangeli' e della Lega nord.

 

di Paolo Paoletti

Quella di Marco Marinangeli è la prima candidatura ufficiale a sindaco (escludendo il primo cittadino uscente Nicola Loira) in vista delle prossime elezioni comunali di Porto San Giorgio. Ieri l’annuncio delle due civiche ‘Noi Sangiorgesi‘,  ‘Insieme per Marinangeli‘ e della Lega nord.

Un progetto in cantiere da tempo e di cui lo stesso Marco Marinangeli, insieme a figure come Fabio Senzacqua ed altri, è stato autore. Una sorta di ‘modello Fermo’ dove la colonna vertebrale della coalizione è rappresentata da un’anima civica.

“C’è stata una base che ha voluto un cambiamento – spiega Marinangeli – e mi hanno chiesto di mettere la faccia. Inizialmente ho appoggiato ed ero tra gli autori di questo progetto. Abbiamo tentato in qualche modo di trovare una sintesi su dei nomi che potessero fare da collante per un discorso allargato ma questo non è stato possibile. Il gruppo mi ha dato fiducia e  ho accettato per l’entusiasmo che si è creato. Una volontà di ribellarsi a una città che sta morendo“.

Ecco come sono nate le cose. “La spinta – ci spiega –  nasce da un gruppo di sangiorgesi che stanno cercando un cambiamento, che è un po quello che si percepisce in città.  Nicola Loira è una brava persona,  ma la sua è un’amministrazione che non ha dato quelle risposte che la città chiedeva. Lo specchio di ciò è una Porto San Giorgio desolante sotto il profilo turistico, commerciale e della  sua identità“.

E qui arriva quello che per Marinangeli è forse il punto centrale del progetto:”Di fronte a questo scenario abbiamo voluto creare una coalizione all’insegna del civismo, che vada al di là dai calcoli dei partiti. Porto San Giorgio conosce bene le interferenze arrivate in passato dai vari livelli provinciali e regionali dei partiti, noi vogliamo compiere il percorso inverso“.

A questo punto però la domanda sulla presenza della Lega è d’obbligo: “Il nostro gruppo è civico e trasversale, ci sono professionisti, operai, commercianti, giovani, ciascuno con la propria ideologia. C’è poi la Lega, una realtà quanto mai attiva in città che vanta molti giovani  radicati  al territorio. Si tratta di un partito diverso dai soliti schemi, al quale è riconosciuta l’autonomia decisionale locale, è una sorta di civismo, senza interferenze dell’esterno“.

Un nuovo gruppo che arriva in una situazione, quella del centro destra sangiorgese, quanto mai frammentata. “Il centro destra che si presenterà al voto sarà frazionato, ne siamo consapevoli – spiega il candidato sindaco –  Il nostro appello va a tutti quei cittadini  di buona volontà che cercano qualcosa al di sopra dei soliti discorsi partitocratici. Siamo una coalizione tendenzialmente civica. La mia provenienza politica la conoscono tutti e la mia ideologia rimane quella. Le interferenze di partito non le vogliamo più. Sono uscito da Forza Italia un anno e mezzo fa perché non mi rivedevo più in certi meccanismi che frenano lo sviluppo del paese, come sta succedendo oggi con il Pd. Vogliamo avere le mani libere per lavorare a quelle che sono le esigenze dei sangiorgesi. Aggregare e fare avvicinare i cittadini ad un programma che sarà costruito insieme: commercianti, periferie, comitati vari, giovani,  porteremo avanti un piano per il rilancio di Porto San Giorgio”.

 

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