di Maikol Di Stefano
I carabinieri li notano, fanno inversione di marcia, accendono i lampeggianti. E loro, messi alle strette, invece di rallentare, premono il piede sull’acceleratore e provano a scappare. Ma la loro rocambolesca fuga dura pochissimo perché i militari dell’Arma dopo poche centinaia di metri piombano loro addosso. E scoprono che tutti e tre quei ragazzi di nazionalità bulgara all’interno dell’auto hanno dei precedenti per furti in appartamento. E così scatta l’identificazione. Questa sera, intorno alle 20 dalla zona Faleriense sono partite alcune segnalazioni al 112 per un’auto che si aggirava in zona senza una meta ben precisa, fari spenti e comportamenti sospetti da parte delle persone a bordo. E così i carabinieri della stazione di Porto Sant’Elpidio e del Radiomobile hanno iniziato un’opera di pattugliamento “discreto” ma capillare. E quando hanno notato un’auto sospetta che viaggiava nella direzione opposta alla loro, hanno fatto inversione di marcia e acceso i lampeggianti. Occhi allenati quelli dei militari dell’Arma. E quei tre ragazzi, intravista dallo specchietto retrovisore la manovra dei carabinieri, hanno premuto sull’acceleratore cercando di scappare. Vano tentativo di fuga.
I carabinieri, a quel punto, avuta la conferma della fondatezza dei loro sospetti, si sono lanciati in un inseguimento culminato con quell’Audi A6 bloccata e perquisita minuziosamente. Sì perché a un accertamento dei militari, i tre ragazzi sono risultati tutti con precedenti per furto in appartamento. Ma dentro l’auto i carabinieri non hanno comunque trovato refurtiva o arnesi da scasso. E’ comunque scattata per i tre l’identificazione. “Un bel lavoro di prevenzione – il commento del comandante della compagnia di Fermo, il capitano Roland Peluso – e frutto della preziosa sinergia con la cittadinanza. Per noi gli occhi e le segnalazioni dei cittadini sono fondamentali nel quotidiano lavoro di controllo del territorio e nella lotta alla criminalità, in questo caso ai furti in appartamento“.
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