Nella prima mattinata di ieri personale della sezione anticrimine del Commissariato di polizia di Fermo ha dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dal magistrato di Sorveglianza di Macerata nei confronti di M.C. di 45 anni, residente a Lido Tre Archi. M.C. era stata condannata al regime degli arresti domiciliari dovendo espiare la pena di 4 mesi di reclusione per il reato di furto. In occasione dei vari controlli effettuati, il personale operante ha riscontrato serie criticità che puntualmente venivano segnalate alla magistratura. In particolare agli inizi del mese di gennaio, nella sua abitazione la donna è stata trovata in compagnia di due noti pregiudicati, di cui uno in seguito tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti ed uno, irregolare sul territorio nazionale, espulso dal territorio nazionale con accompagnamento al Cie di Brindisi.
Il dirigente del commissariato, Leo Sciamanna
Trascorsi pochi giorni, nell’abitazione di M.C. il personale operante ha rintracciato un’altra pregiudicata di origine tunisina ed ancora pochi giorni dopo, in occasione di un controllo effettuato presso la sua abitazione, la donna non esitava ad apostrofare ed offendere gli agenti. Sulla scorta delle segnalazioni della polizia, il magistrato di sorveglianza di Macerata ha emesso un decreto di sospensione cautelare di misura alternativa ordinando contestualmente il trasferimento della donna in carcere. M.C., dopo l’esecuzione del provvedimento è stata quindi trasferita al carcere di Pesaro.
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