“Martedì scorso, prima dell’incontro che doveva tenersi in provincia alle 17 per discutere sulla sicurezza del liceo classico Annibal Caro di Fermo, il Comitato dei genitori si aspettava una seduta decisiva per lo spostamento della scuola in altra sede rispetto a quella storica di Via Leopardi. Ma così non è stato”. Il comitato genitori dell’Annibal Caro torna a farsi sentire.
“La reiterata richiesta di un trasferimento immediato presso il Polo Scolastico, non è stata accolta come soluzione da porre in atto subito e, per il prossimo anno, le soluzioni proposte sono state recapitate per mail al Comitato mentre stava iniziando la seduta e quindi dovranno essere vagliate. Una riunione rovente, a tratti difficile da portare avanti, si è conclusa con un nulla di fatto per il momento ma con la prospettiva di un aggiornamento in tempi brevi da parte della provincia e del comitato – si legge nella nuova nota del comitato – La presidente dell’ente, Moira Canigola, ha iniziato illustrando per sommi capi le possibilità di cui si dispone per poter sistemare il liceo classico, una delle quali sarebbe il trasferimento presso l’Itc di Montegranaro che potrebbe avvenire subito ma che, per spazi insufficienti, implicherebbe comunque un doppio turno. Condizioni e tempi differenti riguarderebbero, invece, la possibilità, da settembre, di occupare la sede del liceo artistico di Porto San Giorgio che ormai annovera solo cinque aule utilizzate. Per la richiesta di sempre da parte del comitato, secondo l’Ente, anche per settembre, ci sarebbero delle difficoltà. La presenza del sindaco di Fermo, intanto, ha fatto chiarezza sulla data in cui la scuola media Ugo Betti, che a Via Marsala da novembre è ospitata in tredici aule della provincia, lascerà il Polo Scolastico, ovvero il 3 luglio prossimo con delibera del 31 gennaio 2017. Dopo quella data si tratterebbe di reperire, nell’economia di due istituti, il Preziotti e il Galilei, le sei aule che mancherebbero per ospitare interamente il liceo classico che ne occupa 19″.
Il ribadire della provincia che comunque la sede di Via Leopardi è sicura, ha subito gettato benzina sul fuoco. Il Comitato dei genitori da metà novembre lavora su istanze tecniche e rilievi che: “Hanno dimostrato – spiega il comitato – lacune strutturali ed ambientali sul piano della sicurezza; non accettiamo né l’affermazione della Canigola con i suoi tecnici provinciali, né quella della presidente del Consiglio d’Istituto che ha invitato tutti quelli che non si sentono sicuri a scuola a chiedere il nullaosta e a trasferire i propri figli in altri istituti fuori provincia. La lettura di uno stralcio del Documento di Valutazione Rischi, pubblicato sul sito dell’Annibal Caro, in è scritto chiaramente quali sono le criticità della sede di Via Leopardi molte delle quali impossibili da colmare anche con altri interventi di adeguamento, ha ristabilito la realtà dei fatti. Il Dvr è emanazione della società di consulenza della scuola in materia di sicurezza e reca la firma del dirigente Piero Ferracuti il quale, appresa la fonte dello scritto letto in aula da uno dei membri del Comitato, non ha nascosto la propria sorpresa ed il proprio disappunto unitamente a quello della presidente del Consiglio di Istituto. I tecnici provinciali hanno detto che i lavori a Via Leopardi non sono ancora terminati e dopo provvederanno a certificare la vulnerabilità sismica”.
Da quel momento in poi il Comitato è tornato a parlare dell’esigenza di un trasferimento, che non può aspettare data la costante e quotidiana attività sismica che non accenna a finire. E si è detto pronto a valutare le proposte della provincia tra le quali non può mancare un riesame di quella del trasferimento al Polo Scolastico da settembre, in attesa dell’ampliamento dello stesso. Ampliamento che consentirebbe di ospitare l’interno liceo classico e delle scienze umane, per il quale la provincia ha già presentato richiesta ed ottenuto un parziale finanziamento di 4 milioni di euro.
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Non se ne può proprio più di questi fanatici del comitato, hanno stufato proprio. Le scosse continuano, non cade manco un granello di polvere nella sede del liceo,, gli studenti vorrebbero essere lasciati in pace e pure le famiglie e pure la città di Fermo.