“Continuano gli incontri e continuano a crescere le presenze, tra cui tanti volti nuovi”. Il Movimento 5 Stelle sangiorgese prosegue il confronto sulle idee per la città. Al centro delle nuove proposte ci sono le tematiche per l’ambiente. “Per chi è disponibile ad ascoltare ed anche umile da copiare non è difficile scoprire che, anche vicino, ci sono comuni con la buona prassi di dedicare un manifesto di benvenuto alle nuove nascite ed altri che, nell’occasione, mettono a dimora un albero. Forse noi potremmo farle tutte e due, non crediamo che si creerebbero grossi buchi di bilancio. Forse all’albero potrebbe essere dato anche il nome in un piccolo ‘giardino dei giusti’ e si potrebbe chiedere alla famiglia di prendersi cura dell’albero dedicato; siamo sicuri che lo farebbero con entusiasmo. Non la vendiamo certo come alta politica ma ci accontentiamo di considerarla sensibilità politica, con la speranza che sia promotrice di una crescita culturale e sociale. Per il resto tutto scontato: la necessità di manutenzioni costanti, la possibilità di riportare la cura del verde nell’attività interna del comune inserendola tra quelle da affrontare con il reddito di impegno sociale, la volontà di incrementare il patrimonio arboreo di parchi e giardini pensando un po’ anche al versante di Monte Cacciù. A pensarci bene, forse non del tutto scontato se, nell’ultimo decennio, i nostri condottieri non se ne sono curati preferendo duellare all’arma bianca a colpi di motosega. Evidentemente, invece di festeggiare i nuovi nati avranno inteso onorare, sostituendo l’albero all’agnello in un moderno rito sacrificale, la dipartita dei nostri cari: un albero abbattuto per ogni cittadino che avesse raggiunto l’ombra dei cipressi.”.
Pentastellati che toccano poi il tema rifiuti: ” Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa se si volesse parlare della frequenza del servizio di raccolta, oppure dell’attività nell’isola ecologica, dei costi della tariffa, dello smaltimento dei rifiuti dopo che i cittadini si sono sacrificati a differenziarli, di quanto hanno reso e di come è stato utilizzato il ricavato, della gestione della società a cui è stato affidato tutto il servizio. Vogliamo invece cominciare dal bene. Buona l’organizzazione delle isole tecnologiche; abbiamo però udito voci di difficoltà da parte di anziani per i quali costituiscono una ‘barriera architettonica psicologica, bisognerà pensarci integrando in qualche modo il servizio. Mentalmente impegnati a riqualificare l’ingresso sud mercanteggiando volumi, non hanno trovato di meglio che proporre di spostare l’isola ecologica oltre via Solferino in adiacenza allo scheletro edilizio, quel tanto necessario a far spazio per nuovi insediamenti di grande distribuzione. Non crediamo che l’isola ecologica e la sua ‘monnezza’ siano il miglior biglietto da visita. Il M5S si propone di spostarla dall’attuale localizzazione all’area interna all’autoparco comunale sul confine nord del territorio, riorganizzato e razionalizzato, oppure ai margini delle aree produttive nella zona Santa Vittoria. In essa dovrebbe trovare posto una compostiera di comunità per il conferimento dei rifiuti organici e degli scarti verdi provenienti da sfalci e potature pubblici e privati ed un “centro del riuso” in cui disporre i rifiuti mobili non giunti al termine della propria vita. Il centro potrebbe essere affidato a ragazzi inoccupati inseriti negli elenchi dei destinatari del reddito di impegno sociale”.
M5S che si prefigge l’obiettivo: “Rifiuti zero da raggiungersi agendo sia sulla ridazione che sulla corretta gestione con progetti scolastici per la conoscenza delle ripercussioni sull’ambiente dei rifiuti e dello smaltimento degli stessi ed incoraggiamento di pratiche virtuose; applicazione della tariffa proporzionata alla effettiva quantità di rifiuti prodotti (isola tecnologica); lotta allo spreco recuperando prodotti in scadenza da donarsi ad enti ed associazioni benefiche; incentivazione dell’uso di distributori alla spina, distributori automatici di latte ed acqua, depuratori e potabilizzatori, contenitori compostabili per attività commerciali anziché in alluminio o plastica; incentivazione della pratica del compostaggio domestico”
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