di Giorgio Fedeli
Ora sono dieci. E all’appello ne manca solo uno. Stiamo parlando dei criminali della banda Black Beast finiti, ad oggi, nella rete della Guardia di Finanza e della Procura di Fermo con, in testa, il procuratore capo Domenico Seccia e con il sostituto procuratore Nadia Caruso. Ieri sera, infatti, il decimo membro della banda smantellata e debellata con una maxi operazione delle Fiamme gialle a fine novembre (leggi l’articolo) sulla costa fermana e elpidiense, si è consegnato ai carabinieri di Senigallia. Si tratta di un ragazzo di 28 anni, anche lui romeno come gli altri membri dell’organizzazione (ad eccezione di un italiano) che ieri, accompagnato dal suo avvocato, si è presentato spontaneamente in caserma. Sul giovane, ricercato dal febbraio 2016, pendevano due provvedimenti di cattura, il primo per un residuo di pena di un anno di reclusione in relazione a una condanna definitiva per reclutamento, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione con l’aggravante della transnazionalità. Il provvedimento si rifà all’operazione ‘Casa Transilvania’, un’indagine del Ros di Ancona, diretta dalla Procura Distrettuale, che il 4 aprile 2014 ha portato a 26 arresti in Italia, Belgio e Romania di altrettanti romeni appartenenti a un’organizzazione criminale che si occupava della gestione del mercato della prostituzione in strada.
E col secondo provvedimento si cambia operazione, questa volta parliamo di quella ribattezzata dai Finanzieri ‘Black beast’, ma non “ambito”: anche in questo caso infatti si rimane nel sottobosco criminoso legato alla prostituzione. Significativo il fatto che dopo i sei arresti (cinque rumeni e un italiano) messi a segno con la maxi operazione a fine novembre, siano fioccate le costituzioni (con quella di ieri siamo a quattro), decisioni molto probabilmente derivanti dalla consapevolezza, da parte delle “Black beast”, che per loro ormai i margini di manovra sono ridotti al lumicino. Con ogni probabilità sulla scelta dei quattro che si sono costituiti hanno inciso anche tutti gli elementi raccolti dalle Fiamme gialle che hanno operato anche con l’obiettivo di arrivare a condanne esemplari e che siano da monito anche a coloro che orbitano nel sottobosco della criminalità e che, magari, stavano già pensando di iniziare a lavorare per occupare le postazioni liberatesi nell’universo della prostituzione dopo lo smantellamento delle “Bestie nere” un’organizzazione criminale temibilissima (leggi l’articolo sulla struttura e il modus operandi della Black beast) su cui si sta ormai chiudendo il cerchio.
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