“Cappello accessorio necessario”: forza e astuzia di un distretto riassunte in una mostra

Cappello accessorio necessario

di Alessandro Giacopetti

Inaugurata al Museo del Cappello di Montappone, la ex sede del Comune, in piazza Roma, la mostra organizzata nell’ambito di un concorso internazionale firmato da Coordinamento Tessitori Firenze intitolato “Cappello accessorio necessario”. Dopo una visita guidata alla mostra, che ha visto la partecipazione del prefetto di Fermo, Mara di Lullo, sindaci e rappresentanti della Regione Marche, tutti al cinema teatro Italia per la proiezione del film-documentario Borsalino City. Sul palco durante gli interventi delle autorità c’erano quattro donne che rappresentano la memoria storica della sapienza nella lavorazione della paglia per la realizzazione dei cappelli: Egle, Emma, Giuseppina e Maria Rosa.

Dopo aver salutato il Prefetto di Fermo, Mara di Lullo alla prima uscita ufficiale a Montappone, Mauro Ferranti, sindaco del comune ospitante la mostra, ha ringraziato Paolo Marzialetti, presidente nazionale Settore Cappello e vicepresidente Federazione Tessilivari per la fattiva collaborazione. “Le nostre eccellenze e questi eventi fanno bene al territorio e al cuore. Un territorio – ha aggiunto Ferranti – che merita anche di più e stiamo facendo modo che ci sia la giusta vivacità. Qui la creatività, artigianalità e astuzia sono gli ingredienti principali che la popolazione ha nel DNA. Ringrazio le donne che vedete qui sul palco e che costituiscono un valore aggiunto in tutte le nostre manifestazioni cui partecipiamo”.

Dopo di lui è stato proprio Paolo Marzialetti per la federazione  Tessilivari ad aggiungere: “Ringrazio per la presenza il dottor Travaglini, dell’Accademia Medica Cappello e Salute con cui collaboriamo, Cappeldoc con Serafino Tirabasso e i vari imprenditori presenti. L’iniziativa è importante ed è partita per caso a Busto Arsizio, a inizio dicembre, quando siamo stati invitati con le nostre testimonial d’eccellenza: 4 donne sempre disponibili ad andare ovunque, come ad esempio all’Expo a Milano. Il curatore della mostra, Giuliano De Minicis, ha fatto un allestimento perfetto a detta di molti specialisti e di Eva Basile di Coordinamento Tessitori, che è l’ideatrice della mostra, e Maria Grazia Scianna di Bottega Artigiana, colei che ha fatto in modo che la mostra arrivasse nel distretto del cappello. Ha altresì fatto da tramite con Enrica Viola, la regista del film-documentario Borsalino City”.

Nazzareno Di Chiara, dell’Azienda Speciale Fermo Promuove ha definito quello fermano un “Distretto eccezionale che ci accompagna sempre nelle iniziative di promozione del territorio organizzate dalla Camera di Commercio. Insieme al calzaturiero è il fiore all’occhiello mondiale in un momento economicamente così particolare: questi imprenditori sono eroi, soprattutto nelle piccole aziende, dove c’è ancora la qualità. A loro va il merito di conservare una tradizione eccezionale“. Quindi Di chiara è intervenuto sul futuro dell’ente camerale: “Dovremo tutti continuare a lavorare molto in vista del riordino delle Camere di Commercio che mi preoccupa. Preoccupa soprattutto la salvaguardia delle specificità e l’aiuto agli imprenditori del territorio che continueremo a dare finché potremo”.

“Grazie alla comunità di Montappone per la possibilità di allestire mostra nella sua sede ideale – ha aggiunto Eva Basile di Coordinamento Tessitori, ricordando che – al bando internazionale hanno partecipato 101 persone, tra cui ne abbiamo selezionate 51. Abbiamo allestito la mostra in vari luoghi d’Italia tra Toscana e Piemonte, poi ad Anversa (Belgio) e a Busto Arsizio dove è nata la collaborazione con Montappone”.
E’ stato infine Giuliano De Minicis a spiegare che il “Museo è aperto e dedicato all’ospitalità. Qui si incrociano esperienze e forme di rappresentazione dell’elemento cappello. Il titolo Cappello Accessorio Necessario è un ossimoro. Amo definire il cappello una estensione dell’anima e quest’occasione richiama l’attenzione su un territorio che trasmette la qualità e il saper fare del distretto e fa in modo che ci sia attenzione importante da parte delle istituzioni per andare in direzione di una ripresa”.

Quindi, prima della proiezione la parola è passata a Enrica Viola, regista di Borsalino City: “Io sono di Torino e ho scoperto per caso che la vicina Alessandria, a soli 80 chilometri, ha vissuto per 120 anni sulla lavorazione del cappello. Conoscevo il marchio Borsalino, ma non la connessione tra le due realtà, caratterizzate nel secolo scorso da un capitalismo familiare. Così ho messo in parallelo le due storie. Importante anche la storia personale di chi ha lavorato materialmente per fare i cappelli. Il film ha un arco temporale che parte nel 1857, e arriva agli anni ‘80 quando l’ultima generazione della famiglia Borsalino vende il marchio e abbandona l’attività”.
Cappello Accessorio Necessario è aperta giovedì e venerdì, il primo e terzo sabato e la seconda e quarta domenica del mese dalle 17 alle 19, si concluderà domenica 26 marzo.


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