“Per la costa fermana e elpidiense nessun progetto a medio-lungo termine per risolvere il problema dell’erosione”, la denuncia di Jessica Marcozzi

Il consigliere regionale Fi, Jessica Marcozzi

Siamo alle solite. Non si investe per la costa e quando, come nel caso in questione, lo si fa, si procede senza una visione a medio-lungo termine per risolvere il problema della difesa del litorale e del fenomeno dell’erosione. Sull’annosa problematica ho presentato due interrogazioni consiliari discusse questa mattina in Assemblea. E purtroppo ho avuto le non-risposte che temevo con le richieste puntuali dei balneari, non solo elpidiensi ma dell’intero litorale fermano, che non trovano le sperate garanzie”. Così il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Jessica Marcozzi sul problema dell’erosione costiera. 

“Ho chiesto la riduzione dei tempi di intervento sulle opere a mare, lavori di messa in sicurezza temporanei in attesa di quelli definitivi, massime garanzie sulla risoluzione della problematica e, quantomeno, la riduzione della pressione fiscale per le categorie lavorative che subiscono il fenomeno dell’erosione – prosegue la Marcozzi – Mi è stato risposto rilanciando la sottoscrizione dell’accordo di programma tra la Regione, il comune di Porto Sant’Elpidio e Rfi su 2,3 chilometri di litorale con un intervento da 2 milioni di euro, come sappiamo, in compartecipazione fifty-fifty tra Comune e Regione (con i lavori del Comune già in esecuzione). E per la seconda fase, essendo il Comune ente attuatore dell’intervento, lo stesso sarà garante della sua buona riuscita. E’ stato citato un ulteriore intervento di difesa della costa, dell’importo di 1,72 milioni di euro, nella zona sud di Lido San Tommaso (con 5 nuove scogliere). E ad oggi non sono stati stanziati ulteriori fondi per la difesa della costa. Per quanto riguarda invece interventi a medio-lungo termine lungo tutto il litorale marchigiano, è in corso la redazione del nuovo piano di gestione integrata delle zone costiere che proporrà specifici interventi nelle zone più vulnerabili. Ma nessuna programmazione, progettazione o indagine che vada a studiare e a risolvere la problematica, stesso dicasi per manovre di alleggerimento fiscale per i balneari. Ma tutto ciò non mi farà certo demordere nella battaglia a difesa della nostra costa e dei nostri concessionari di spiaggia“.


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