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Sooft-Fidia,
Ripa: “Un accordo tra territorialità e crescita”

"L’azienda resterà sia a Montegiorgio che a Monte Giberto e anche le risorse umane sono state tutelate. Due capisaldi su cui le famiglie Biondi e Stagni hanno basato l’inizio della trattativa, al di là del mero aspetto economico" dichiara il prof. Giuseppe Ripa

di Nunzia Eleuteri

 

La notizia pubblicata ieri (leggi articolo) sulla cessione delle quote di maggioranza del gruppo Sooft Italia alla veneta Fidia Farmaceutici ha destato grande interesse nel Fermano. Non poteva essere altrimenti data la presenza dell’azienda da decenni sul territorio. E proprio al discorso di territorialità è stato legato l’accordo vincolante firmato tra le parti.

“L’azienda resterà sia a Montegiorgio che a Monte Giberto e anche le risorse umane sono state tutelate. Due capisaldi su cui le famiglie Biondi e Stagni hanno basato l’inizio della trattativa, al di là del mero aspetto economico – dichiara il professor Giuseppe Ripa, commercialista e co-amministratore delegato della Sooft Italia – Per crescere bisogna saper guardare avanti – continua il professor Ripa – Essere competitivi a livello internazionale significa avere partner con cui affrontare un viaggio lungo, verso nuovi traguardi. Scegliere Fidia è stato strategico in termini di know how ed investimenti e ci ha permesso di mantenere le radici salvaguardando la territorialità. Un principio che ci ha portato ad escludere altre proposte ricevute e che non rispettavano questo requisito che le famiglie Biondi e Stagni avevano fissato come conditio sine qua non. La selezione è avvenuta naturalmente tra aziende della stessa matrice industriale. La cessione riguarda l’80% delle quote mentre il 20% resta in capo alla famiglia Biondi che appunto continuerà ad operare sul territorio garantendo una continuità”.

 

Tante le ipotesi che circolano sull’entità economico-finanziaria dell’operazione. Il professor Ripa non parla di importi ma spiega che la valutazione dell’azienda è stata stabilita sulla base di più parametri relativi alle performance dell’azienda stessa. In senso strettamente tecnico, trattasi di Ebdit (Earnings before depreciation, interest and tax), una sorta di utile prima degli ammortamenti, interessi e tasse. Un metodo che prevede l’uso di moltiplicatori che variano a seconda del settore di appartenenza. In questo caso farmaceutico.

L’accordo vincolante tra Sooft e Fidia, che si perfezionerà a breve, ha riscosso l’attenzione di testate finanziarie nazionali che parlano di una scelta strategica ai fini di una forte presenza sui mercati internazionali. E un po’ di fermanità sarà esportata nel mondo.

 

 


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