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Tipicità, corso di giornalismo e un sisma da non dimenticare (IL VIDEO)

 

Marco Ardemagni e Andrea Braconi

 

di Nunzia Eleuteri

 

“Ad ogni 9 abitanti corrisponde un’azienda. Questa è la nostra Regione”. Così l’esordio di Alberto Monachesi, questa mattina al corso di giornalismo, moderato da Andrea Braconi, alla XXV edizione di Tipicità:“Ciò che più caratterizza questo nostro evento, è l’esaltazione del grande valore del ‘piccolo’. Tipicità è un contenitore di confronti e non solo un evento o una vetrina. Ci piace valorizzare le differenze. E sul concetto di differenza siamo orgogliosi di vedere che alcuni colleghi giornalisti hanno creato un filone; un esempio su tutti è Marco Ardemagni che ultimamente è stato in prima linea sulle aree colpite dal sisma mettendo in risalto come quest’area sia piena di risorse straordinarie, un’area che ora sta soffrendo terribilmente e alla quale bisogna dedicare un’attenzione particolare affinché nessuno dimentichi ciò che è avvenuto e ciò che potenzialmente queste aree possano rappresentare nella loro particolarità del piccolo ma prezioso”.

 

Monachesi ha ringraziato i tanti colleghi che stanno dedicando tempo e lavoro a questo territorio che merita di essere raccontato al meglio. Un grande elogio ha rivolto a Rai3 e a Maurizio Blasi che “con il TG itinerante ha ridisegnato, intorno al format televisivo, le identità delle comunità. Le realtà locali delle Marche – ha affermato Monachesi – hanno riscoperto le proprie tradizioni attraverso questo programma televisivo dal quale sono addirittura nate nuove aggregazioni che hanno poi avuto anche un seguito”.

 

Lo stesso Blasi ha messo in evidenza, durante il corso, quante realtà artigianali siano presenti a Tipicità mostrando una grande forza di volontà, un voler resistere, un voler ripartire.

Ha parlato di 25.000 sfollati che non possono essere dimenticati così come non possono essere dimenticate le straordinarie dimensioni degli eventi sismici né le inestimabili ripercussioni su 800.000 abitanti marchigiani.

“Non apprezzo né la facile disperazione né l’eccesso di ottimismo – ha dichiarato il giornalista Maurizio Blasi – sono due estremi di cui diffido. Riguardo la notizia, non conta, secondo me, arrivare primi ma conta di più l’andare via per ultimi affinché, appunto, non si dimentichi. Dobbiamo difendere il marchio Marche che per 8 secoli ha accumulato esperienze, ha ideato, ha prodotto fino ad arrivare a quell’artigianato delle piccole imprese che fanno la differenza e che vengono apprezzate in tutto il mondo. Un artigianato presente qui a Tipicità e di cui possiamo andare fieri”.

La conclusione del corso è stata di Marco Ardemagni, noto conduttore radiofonico, che ha testimoniato come il suo blog sia stato molto seguito quando ha pubblicato una riflessione sul sisma parlando delle Marche come la sua seconda regione. Ardemagni ha sottolineato che il rischio più grande che si possa correre è quello del crollo di presenze e di turismo. In tal senso ha suggerito ai giornalisti presenti e ai media in genere di mandare segnali forti e chiari per evitare il peggio (video allegato) perché il messaggio che sta passando a livello nazionale risulta molto  confuso: non si sa ad esempio se è un bene avere turisti o se essi possano creare disagi perché la ricettività alberghiera è davvero esigua. Insomma molta strada da fare in ogni senso…

 

 

 

 


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