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Il post terremoto, un mix di inefficienze, incompetenze e “furberie”: domani a Roma protesta degli allevatori

AGRICOLTURA - In Piazza Montecitorio sarà presente il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo, insieme ai presidenti della Coldiretti marchigiana e ai sindaci dei comuni rurali colpiti

(foto di Marco Scolastici)

Di fronte ad una situazione insostenibile gli agricoltori e gli allevatori delle aree terremotate delle Marche, assieme ai colleghi delle altre regioni, invaderanno la Capitale dove arriveranno numerosi, con i propri animali che non riescono piu’ a sostenere domani, martedì 7 marzo dalle ore 9 davanti a Piazza Montecitorio a Roma.

Rischia di saltare anche l’ultimo presidio del territorio ferito dal terremoto, caratterizzato da una prevalente economia agricola con una significativa presenza di coltivazioni di pregio e allevamenti, che è possibile salvare solo se la ricostruzione andrà di pari passo con la ripresa del lavoro, che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo.

Insieme agli animali sopravvissuti dalle stalle crollate ci saranno anche i prodotti locali salvati dalle macerie, che rischiano pero’ ora di sparire per le difficoltà del mercato locale provocate dalla crisi del turismo e dallo spopolamento, dovuto all’esodo forzato ma anche ai ritardi nella costruzione degli alloggi temporanei.

Sarà presentato il Dossier Coldiretti sul “Terremoto nelle campagne” e distribuito un inedito filmato che denuncia i gravi ritardi della ricostruzione nelle aree rurali, dove si sommano inefficienze, incompetenze e “furberie”.

All’iniziativa sarà presente il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo, insieme ai presidenti della Coldiretti marchigiana e ai Sindaci dei comuni rurali colpiti dal sisma.


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