“A tre mesi dal voto, come su altre questioni cittadine, anche il confronto in essere tra la Società Operaia e l’Amministrazione comunale per la Biblioteca, diventa l’occasione per molti di lanciarsi nell’arcinota speculazione politica, tra chi propone nomine tecniche (dimostrando la scarsa conoscenza della convenzione e le volontà della Società) e chi rilancia soluzioni innovative con l’unico verso scopo di attrarre una manciata di voti”. Inizia così la replica alle dichiarazioni del candidato sindaco Andrea Agostini (leggi l’articolo) da parte di Massimo Silvestrini, consigliere comunale Pd.
“Gettarsi nella bagarre rappresenta il maldestro tentativo di ‘mettere in naso’ in un confronto che vede già le due parti impegnate nella definizione dei futuri rapporti e nell’interesse di un miglior servizio pubblico, tra l’altro atteso dai giovani, magari nella vana speranza che qualcosa possa andare per storto – scrive Silvestrini – Non poteva mancare la sortita del consigliere d’opposizione Andrea Agostini. Dopo l’ennesima sconfitta politica incassata un paio di settimane fa con l’assoluzione di sindaco, giunta e dirigente del settore Lavori pubblici sulla questione del campo sportivo a nord, torna ancora ‘in cattedra’ cercando di far dimenticare il suo travagliato mandato, caratterizzato anche da brutti scontri con la Società Operaia e poi precocemente interrotto dalla sfiducia incassata dal Centrodestra e che è costata a Porto San Giorgio l’onta del commissariamento”.
Silvestrini conclude: “Il sindaco Nicola Loira ha sostenuto che è sempre stata volontà dell’Amministrazione comunale quella di perseguire un percorso che porti rapidamente al rinnovo della convenzione per la gestione della Biblioteca civica. Come rimarcato da me pubblicamente durante le celebrazioni per il 150 anno dalla fondazione, ritengo che la Società Operaia sia una delle migliori espressioni della società cittadina. Il confronto tra le parti deve permettere di riflettere su come la struttura possa rispondere in maniera efficace all’utenza, ancora oggi sede di uno dei patrimoni librai più importanti del Fermano-Piceno”.
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