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A14, l’attacco di politica e sindacati:
“Il rischio di un incidente era altissimo”

L’auto su cui viaggiavano Emidio Diomede e Antonella Viviani

 

 

Crollo del cavalcavia: politica e sindacati attaccano. Alle manifestazioni di vicinanza ai familiari delle due vittime del drammatico incidente avvenuto oggi pomeriggio sull’autostrada A14  si sono aggiunte nel corso della giornata le manifestazioni di sgomento e indignazione degli esponenti della politica regionale e locale. Unanime l’appello a fare chiarezza sull’accaduto e ad individuare le eventuali responsabilità.  

Roberto Ascani, sindaco di Castelfidardo

IL SINDACO – “Il rischio di un incidente era altissimo: sul posto ho visto il ponte appoggiato su alcuni martinetti che avrebbero dovuto reggere il peso sollevato. Sembra che uno di questi supporti sia ceduto. Era un’operazione che non immaginavo si potesse fare senza bloccare il traffico in A14. La decisione di interrompere la viabilità era di competenza della società Autostrade e credo sia stato grave non averla presa”. Così il primo cittadino di Castelfidardo Roberto Ascani interviene sul crollo del cavalcavia tra Loreto e Ancona che ucciso due persone. Il tratto interessato ricade anche nel territorio del suo comune. Ascani è stato sul posto e racconta la scena: “Il ponte che doveva essere sollevato per consentire i lavori della terza corsia dell’A14 sembra essere crollato per il cedimento di uno dei supporti temporanei. I lavori erano stati avviati il 28 febbraio scorso e sarebbero dovuti terminare il 15 maggio”.

Il ponte crollato in A14 (foto Federico De Marco)

LA PROVINCIA – La Provincia ha evitato il peggio” sostiene il consigliere provinciale del gruppo misto Monica Bordoni. “Profondo cordoglio ai famigliari delle due persone oggi decedute a causa del crollo di un ponte dell’autostrada A14 , nel tratto tra Osimo stazione e Castelfidardo, e un augurio di pronta guarigione ai operai rimasti feriti. Personalmente – continua Bordoni – avevo vigilato sull’ordinanza emessa dalla Provincia stessa, n. 07/2017, la quale disponeva la sospensione della circolazione di tutte le categorie di veicoli e pedoni nel tratto della strada provinciale 10 “Camerano Loreto”. Attenzione purtroppo non adottata dall’Ente che invece doveva eseguire i lavori . Assurdo come società come l’Autostrada spa lavori fuori dalle norme di sicurezza. Era doveroso quanto obbligatorio chiudere quel tratto di autostrada prima ancora di iniziare dei lavori così impegnativi come quello della manutenzione di un ponte con già delle criticità evidenti”

DALLA REGIONE – “Quello che è accaduto oggi è inaccettabile e ci lascia sgomenti – è il commento dell’assessore alle infrastrutture Anna Casini – Esprimiamo cordoglio alle famiglie delle vittime e ci auguriamo che la magistratura accerti il prima possibile tutte le responsabilità. I ponti autostradali sono di proprietà di società Autostrade per l’Italia e anche le manutenzioni straordinarie e ordinarie sono di loro competenza. Per questo chiediamo che la società si attivi immediatamente per la verifica strutturale degli altri cavalcavia. Come Regione abbiamo immediatamente aperto la sala operativa unificata dove si sono riunite la struttura della protezione civile e quella sanitaria per dare supporto e contributo alle azioni di soccorso e di intervento dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Il servizio salute ha attivato il soccorso sanitario tramite 118 e  l’eliambulanza per trasportare i due feriti all’ospedale di Torrette di Ancona, dove sono attualmente ricoverati e non in pericolo di vita”.

“Quanto successo oggi sulla A14 è gravissimo – così il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo -Fatti del genere non devono accadere, vanno subito accertate le responsabilità. Esprimo il mio più sentito cordoglio alle famiglie delle vittime e la mia vicinanza ai feriti.”

Il ponte crollato in A14

L’ATTACCO DEI SINDACATI – Fillea, Filca e Feneal esprimono “preoccupazione per la condizione delle infrastrutture del nostro paese. Se non fosse bastato il terremoto, la dimostrazione evidente della fragilità e della debolezza del nostro paese emerge, in tutta la sua drammaticità, in quest’ultimo fatto di cronaca. Prima ancora di rintracciare le responsabilità, denunciamo la provvisorietà nel costruire e la scarsa attenzione al tipo di materiale, alle prassi e alle procedure di sicurezza. L’incidente denuncia due tipologie di problemi che coesistono purtroppo nel nostro paese: da un lato, il lavoro edile che è sempre più svilito, precario ed insicuro, dall’altro un sistema infrastrutturale  indegno di un paese civile e che mette in pericolo anche il cittadino  utilizzatore dello stesso. Da tempo, denunciamo i ritardi e i disservizi che si  verificano su quei tratti di strada e gli aggiustamenti in corso d’opera che  purtroppo contraddistinguono l’intera tratta. Richiamiamo, pertanto, ciascuno alle proprie responsabilità e ci attiveremo da  subito presso gli enti e i soggetti competenti per una riflessione a tutto campo  sull’accaduto e per fare quanto nelle nostre possibilità, affinché non si  registrino più episodi del genere”.

DA ROMA – “Il primo pensiero e il cordoglio più sentito, in questo momento, sono rivolti alle famiglie delle due vittime di questo tragico incidente – dice la senatrice del Pd Camilla Fabbri – Aspettiamo con apprensione notizie certe anche in merito alla condizione di salute delle altre persone coinvolte che, a quanto si apprende, sarebbero operai che stavano lavorando sul posto. Si tratta di una tragedia le cui dinamiche vanno chiarite al più presto, ma che lascia veramente sgomenti. Attendiamo che le autorità competenti ci forniscano le prime indicazioni in merito a questo drammatico incidente per valutare, in ragione delle nostre competenze come Commissione infortuni sul lavoro, l’apertura di un fascicolo di inchiesta. Come presidente della Commissione ho comunque già disposto la richiesta di una nota informativa al Prefetto di Ancona rispetto a quanto accaduto”. Lo afferma la senatrice marchigiana del Pd Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, in merito al crollo del cavalcavia lungo l’autostrada A14 all’altezza di Camerano, tra Loreto e Ancona Sud, nelle Marche.

“Il cedimento del ponte tra i caselli di tra Ancona Sud e Loreto sulla A14 è un’ulteriore tragedia che si abbatte sulle Marche – lo ha detto Emanuele Lodolini, deputato Pd – Di fronte a casi del genere in cui delle persone perdono la vita non deve esserci spazio se non per il cordoglio nei confronti delle famiglie delle vittime. Con grande fermezza, tuttavia, poi bisogna sostenere l’opera degli inquirenti ed in questo caso anche alla commissione ispettiva che il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha immediatamente richiesto per accertare cause e responsabilità e con il quale sono stato in contatto dai minuti successivi alla sciagura. La mera polemica politica, il disfattismo, non devono trovare spazio né meritano attenzione. E’ successo qualcosa che non sarebbe dovuto accadere. Adoperiamoci tutti perché tragiche fatalità come queste non si ripetano ma anche per ripristinare velocemente la viabilità su un’arteria stradale fondamentale per il nostro territorio. La fiducia nella magistratura è piena  e dobbiamo proseguire nella politica che ci siamo dati: monitoraggio e vigilanza delle opere pubbliche, garanzia della sicurezza e della qualità dei lavori svolti lungo le arterie viarie, stradali e ferroviarie. Abbiamo rifatto i viadotti del Quadrilatero, tra Umbria e Marche, perché nelle gallerie c’era meno cemento. C’è da combattere con un sistema di corruzione che ha rovinato il sistema delle opere pubbliche. Tragedie come queste ci dicono che dobbiamo correre, fare sempre più in fretta e fare sempre meglio. Si tratta tuttavia di un’autostrada in concessione ai privati, che hanno il dovere di spiegare cosa e’ accaduto. Il Ministero ha poteri di vigilanza sulle procedure”.

 


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