Il doppio servizio “luce-metano”
fa volare la Sge,
ecco tutte le novità sulla fatturazione

di Sandro Renzi

Sono già 1.200 i clienti passati al servizio luce della San Giorgio Energie. E la “campagna acquisti” sembra andare a gonfie vele anche oltre i confini comunali. Il 60% dei clienti approdati al nuovo servizio risiede a Porto San Giorgio, ma un buon 40% arriva da fuori. Segno che l’operazione messa in campo dall’azienda insieme al socio privato, la Sgr di Rimini, ha colto nel segno. “Negli ultimi due mesi c’è stata una accelerazione importante” conferma l’ad della Sge, Maurizio Iezzi “proprio in termini numerici e questo grazie anche al supporto della Sgr che è stata determinante sia nella predisposizione della campagna informativa che nella realizzazione dell’infrastruttura informatica”. Riuscita la penetrazione nel mercato dell’elettricità, si punta ovviamente pure al servizio storico della società sangiorgese, ovvero quello del metano. Ed anche qui si registra una novità. “Per il primo anno il numero dei clienti di questo comparto è tornato a crescere – annuncia Iezzi – abbiamo una percentuale di abbandono minima e comunque siamo riusciti nell’impresa di fare più clienti di quanti ne perdiamo”.

L’ad della Sge, Maurizio Iezzi

Per non parlare di tutti quelli che “sebbene da noi non cercati” stanno tornando sui loro passi per riaprire un rapporto con la Sge dopo aver testato altri gestori. “Il fatto di fornire un doppio servizio ci agevola rispetto al passato –precisa ancora l’amministratore delegato – ma non per questo abbassiamo la guardia”. Quanto ai metri cubi di gas venduti, il 2016 fa registrare quantitativi in linea con il trend passato mentre il primo mese del 2017 si è connotato per un picco di consumi legati alle basse temperature. Sul fronte della fatturazione qualcosa cambierà ed è lo stesso Iezzi a spiegare cosa. “Nelle bollette che abbiamo inviato in queste settimane abbiamo cercato di illustrare cosa avverrà in funzione delle direttive che arrivano dall’autorità garante. In buona sostanza per un cliente medio, il cui consumo di gas si colloca tra i 500 ed i 1500 metri cubi all’anno, sarà previsto l’invio di 6 fatture anziché 4”. Una ogni due mesi, insomma, ma con uno sforzo da parte della San Giorgio Energie che continuerà ad effettuare ben 5 letture all’anno a fronte delle 2 che l’autorità ha invece previsto. In questo modo i consumi fatturati saranno praticamente quelli certi e non stimati. Infine capitolo investimenti. Sul tavolo della Sge è sempre aperta la pratica “fusione con Solgas”  anche se, al momento, non è questa la priorità di un‘amministrazione comunale giunta ormai agli sgoccioli del suo mandato quinquennale. Lo sarà sicuramente per chi da giugno avrà il compito di governare Porto San Giorgio. Ma che la strada da seguire debba essere quella della fusione è ormai chiara a tutti, anche agli amministratori di Fermo. Tanto più che il socio privato della Sge e della Solgas è lo stesso.

 


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