Un parcometro in centro
di Giorgio Fedeli
Con un nervo scoperto come quello dei parcheggi a pagamento, una spina nel fianco al centro del dibattito cittadino da quando sono stati istituiti, in città non poteva non avere eco e ripercussioni la notizia della sentenza del giudice di pace che, lo scorso 21 febbraio, ha stabilito che ”in mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat gli automobilisti potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati” sugli spazi a pagamento nelle strisce blu. E infatti a Porto San Giorgio c’è già chi, diversi automobilisti per la verità, hanno alzato il dito con la Municipale avanzando il diritto di non pagare il parcheggio in centro, dentro le strisce blu. Se sul lungomare Gramsci, infatti, i parcometri sono muniti del “servizio bancomat”, quelli in centro, istallati prima, no. Ma non è tutto oro quel che luccica. Leggi alla mano il comandante della polizia municipale, Giovanni Paris, “avvisa i naviganti in sosta”: “Attenzione, il parcheggio va pagato. Lo dico a tutela degli automobilisti”.
Il comandante della Municipale, Giovanni Paris
Ma entriamo nello specifico: “La legge 208 del 2015, al comma 901 prevede che dal primo luglio 2016 le disposizioni del decreto legge 179 del 2012, convertito dalla legge 221 del 2012 si applicano anche ai dispositivi (in strada). Insomma, sempre prendendo spunto dalla normativa, a decorrere dal 30 giugno 2014 i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito e di credito, tale obbligo, però (e qui il passaggio sostanziale) non trova applicazione nei casi di oggettiva impossibilità tecnica”. E ancora: “Al fine di promuovere l’effettuazione di operazioni di pagamento basate su carta di debito o di credito e in particolare per i pagamenti, notare bene, di importo contenuto ovvero quelli di importo inferiore a 5 euro, entro il primo febbraio 2016, il Ministero dell’economia e delle finanze provvedere con proprio decreto, di concerto con il ministero dello sviluppo economico, sentita la Banca d’Italia, ad assicurare la corretta e integrale applicazione del regolamento”. Insomma, ok la sentenza. Ma nel caso dei parcometri sangiorgesi senza possibilità di pagamento con bancomat, potrebbero spuntare due elementi che rimetterebbero in discussione il diritto degli automobilisti a non pagare: l’oggettiva l’impossibilità tecnica (ad adeguare i macchinari) e il pagamento inferiore ai 5 euro. “Se, ad esempio, i parcometri non possono essere adeguati, il discorso salta. La norma, oltretutto, non dice che tutti i parcometri devono essere dotati di bancomat.
Un parcometro sul lungomare Gramsci
Faccio un esempio, richiamandomi alla normativa prevista dal decreto legge 179 del 2012: se entriamo in un negozio, scegliamo un capo d’abbigliamento e, arrivati alla cassa, scopriamo che non si può pagare col bancomat, diciamo al commerciante che quel capo diventa automaticamente nostro? Non credo. Stesso dicasi per i parcheggi. Ho notato che si è scatenata la discussione, con tanti automobilisti a rivendicare il diritto a non pagare, vorrei che non ci si appigliasse a tutti pur di non pagare. Esiste davvero tutta questa necessità di pagare cifre contenute, nel caso del parcheggio, con il bancomat? A mio avviso sui parcometri esiste un atteggiamento “drogato” a livello civile e morale. Non vorrei che dilagasse il principio di evadere il pagamento. A mio avviso il pagamento va effettuato anche perché il decreto di attuazione sulla questione ancora non c’è. Insomma la mancanza del servizio bancomat non esenta dal pagamento“.
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A mio avviso paghiamo troppe tasse e la sosta dovrebbe essere gratuita sempre essendo su un suolo pubblico che per l’appunto è di tutti.
Al massimo è giusto applicare in alcuni punti dei tempi massimi di sosta.
Ma dover pagare la sosta per andare al lavoro anche no!.
Oppure le Amministrazione aumentino notevolmente il trasporto pubblico che fa veramente schifo come offerta.