“La giustizia è uguale per tutti? Questo il filo conduttore della Settimana della Costituzione, organizzata a Fermo dal Tavolo della Legalità, oggi imperniato sul tema della ‘faticosa conquista della verità. Il caso Stefano Cucchi'”. Nella sala lettura della biblioteca civica, alla presenza di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, ha sottolineato nel suo intervento come: “Su questi temi ci siano ingiustificati ritardi in merito all’introduzione, nel nostro ordinamento giuridico del reato di tortura. Confido – ha detto – negli auspici e nelle sollecitazioni del presidente del Senato, Pietro Grasso e nell’impegno del ministro Orlando che ha promesso di farci avere la legge entro questa legislatura”.
E’ di pochi giorni fa l’ultimo richiamo fatto all’Italia dall’Europa per il rispetto dei diritti umani proprio in tema di torture.
“Per i famigliari delle vittime di tortura, – ha proseguito Mastrovincenzo – a sofferenza si aggiunge sofferenza nel chiedere disperatamente giustizia e verità che dovrebbero essere invece scontate e ovvie. Grazie a Ilaria Cucchi per la sua testimonianza e il suo coraggio, che siano da monito per le istituzioni e da esempio per tutti i cittadini”. All’evento, aperto da Peppino Buondonno sono intervenuti Francesco Trasatti, vicesindaco di Fermo e la presidente della Provincia, Moira Canigola.
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Fare legalità vuol dire anche non delinquere, come per difendersi in casa esiste eccesso di difesa,per i delinquenti non esiste eccesso di reato?Secondo me esiste solo eccesso di rimborsi ai delinquenti.