Un mese di marzo quanto mai ricco di appuntamenti, quello del Rotary Fermo, guidato dal presidente Notaio Alfonso rossi.
Ad inizio i soci del Rotary Club di Fermo e di Senigallia sono stati ospiti nella splendida città di Atri del Rotary Club Teramo Est. Un gruppo numeroso di rotariani e loro amici (oltre 50 persone ) sono stati accompagnati da una guida a visitare il locale teatro settecentesco, il centro storico. Nel Palazzo dei Duchi di Acquaviva il sindaco ha accolto con squisita cortesia i visitatori spiegando che l’etimologia di Atri deriva da Hatrius, una divinità marittima della magna Grecia siciliana. Poi si è visitata la mostra dedicata al pittore rinascimentale abruzzese Andrea De Litio.
L’8 marzo è stata invece la volta di una convidiale dedicata alla donna al David Palace Hotel di Porto San Giorgio. La professoressa Marisa Calisti ha ripercorso tutta la storia dell’arte per illustrare i diversi modelli di figura femminile succedutisi nel percorso dell’evoluzione artistica nei secoli. “La dottoressa specialista in chirurgia estetica Bilchugova di Porto San Giorgio – spiega Alfonso Rossi – ha illustrato come, per la medicina e la salute , le donne si pongono (e come si devono correttamente porre) dinanzi all’immagine che hanno di se stesse , per migliorarsi e di come l’importante sia essere se’ stesse; la psicologa Antognozzi Mariella ci ha illustrato perché la bellezza è un giudizio che richiede una relazione (e non può farsi in modo avulso e separato ): ciò che è bello è tale in base agli occhi di chi guarda”.
Sabato pomeriggio, 18 marzo, presso il settecentesco Palazzo Campana ad Osimo il Rotary Club di Osimo ha organizzato un evento veramente importante e significativo:l’inaugurazione della mostra I capolavori salvati dei Sibillini. All’evento hanno partecipato otto soci del Rotary Club Fermo. Con loro anche rappresentanti dei club Alto Fermano, Porto San Giorgio, Ancona-Conero, Recanati, Loreto, Teramo Est e ovviamente il club ospitante : Osimo. “Si è parlato anche dell’Art Bonus – spiega Alfonso Rossi – che il Rotary potrebbe sfruttare di più a favore delle opere d’arte della collettività e anche perché con parte del ricavato si effettuerà un service importante a favore dell’arte nelle zone terremotate. Alcune giovani guide ci hanno accompagnato nel percorso artistico con la presenza delle molte opere ( dal 1400 al 1800 ) prelevate (a scopo custodia ) da Montefortino, Montefalcone , Smerillo , Montelparo , Monte Rinaldo , Loro Piceno, Montalto , Monte Rinaldo e San Ginesio. Il Rotary è anche questo – conclude Rossi, godere insieme e con piacere di arte e cultura e allo stesso tempo essere di aiuto ai territori e alle popolazioni in difficoltà. Un grazie particolare al presidente del Rotary Club Osimo Aldo Dragoni”.
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