FERMO – “Non posso esimermi dal rispondere alle parole di Stefano Protti, sia a livello personale che a nome della tifoseria e della piazza di Fermo”. Questo il sentito approccio del presidente dell’associazione Solo Fermana, Gianluca Leoni, in merito alle parole esternate dalla bandiera gialloblù ai media in questi giorni relativamente all’ottimo momento di campionato che, dopo anni, vede protagonista l’undici canarino.
“Parlando a titolo puramente personale – prosegue Leoni – tutti sanno quello che penso di lui: è quel giocatore che mi ha fatto innamorare della Fermana, unico, con un fiuto del gol fuori dal normale, devastante negli ultimi 20 metri e diventato un simbolo nelle due stagioni trascorse a Fermo non solo per quello che ha dato dal punto di vista tecnico ma anche umano e sentimentale”.
“È stato un colpo di fulmine tra Fermo e Protti, sarà sempre lui il nostro numero 9. Una bandiera mai ammainata perché il rispetto reciproco tra lui e la nostra tifoseria non è mai mancato, ed ogni volta che ha avuto l’occasione di parlare della Fermana e di Fermo ha usato sempre parole che sono rimaste nel cuore di ogni tifoso. La festa del 25 giugno scorso, per il ventennale della conquista della C1, è stato un tripudio, resterà sempre il nostro unico bomber e capitano e come gli è stato già scritto “NON ESISTE NESSUNO STRISCIONE CHE PUÒ SPIEGARE COSA CI HA FATTO VIVERE”.
“In questa stagione dapprima ha dichiarato che sperava che il campionato lo vincesse la sua squadra del cuore, la Fermana, quando neanche noi ci credevamo e nonostante sia il mister di un altra squadra impegnata nel girone – incalza il massimo dirigente di Solo Fermana -, poi c’è stata la giornata dell’ 8 Dicembre, che resterà nel mio cuore per le emozioni vissute, dove lo abbiamo accolto come merita. Domenica, per il match contro il Matelica, abbiamo voluto fare una coreografia con la sua frase che credo rappresenti a pieno la stagione canarina. E per finire, per quanto letto spera inoltre di vedere un esodo del “suo” popolo a San Mauro il 23 aprile”.
“Di certo speriamo di chiudere il campionato il prima possibile, ma se fosse proprio quella la partita decisiva sarebbe un segno del destino. Il mio sogno è quello di rivedere Protti a Fermo, come ha detto lui stesso non certo solo per l’affetto che ci lega e ci legherà per sempre, ma per i chiari meriti che sta dimostrando e soprattutto per i risultati ottenuti fin qui, senza nulla togliere chiaramente a mister Flavio Destro che sta compiendo un miracolo calcistico; ma prima o poi Stefano Protti dovrà essere in quella panchina perché è il destino che lo ha deciso, e Fermo è casa sua”.
Paolo Gaudenzi
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