Fallimento Calepio, Perugini: “Si iniziano a vedere i frutti di un lavoro lungo due anni e mezzo”

“Lunedì scorso abbiamo incontrato il curatore fallimentare e abbiamo messo a punto gli ultimi dettagli per quanto riguarda il bando su Piane Chienti, che nel giro di 45 giorni verrà pubblicato”.  Così l’assessore ai Lavori Pubblici Aronne Perugini entra nel merito della vicenda Calepio. “Bando – spiega Perugini –  che servirà a vendere tutte le aree di proprietà della Calepio oggetto del fallimento e che giunge al termine di un lungo percorso, in cui abbiamo: fatto rivivere il piano di lottizzazione originario in Consiglio comunale; definito due contenziosi annosi e propedeutici allo sblocco dell’intera vicenda; fatto il progetto per la realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie per completare il comparto. Considerato che si parla di una cifra intorno ai 9 milioni di euro, c’è la possibilità che questo bando possa andare deserto e perciò abbiamo concordato le modalità per procedere a successivi bandi per la vendita per stralci”.

Perugini che prosegue: “Come abbiamo già detto, e questo si innesta con la soluzione del problema della strade da asfaltare, ciascuno degli acquirenti dovrà compartecipare alla realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie per completare l’area in base alla quota parte di proprietà, calcolata in 17 euro a metro quadro. Questo vale anche per le aree che non sono della curatela fallimentare, al cui interno c’è un proprietario che possiede 30.000 metri quadri e che dovrà realizzare oltre 500.000 euro di opere che abbiamo specificato. Stiamo predisponendo questa convenzione e andremo presto alla sottoscrizione. Questa cifra servirà per fare le opere di urbanizzazione nella sua proprietà, quindi marciapiedi, illuminazione e quant’altro, oltre che a realizzare 80.000 euro di asfalti per le due vie laterali alla rotatoria. Un impegno che dovrà essere concretizzato entro 30 giorni dalla sottoscrizione. Siamo in attesa delle polizze fidejussorie e degli ultimi elaborati: pensiamo, quindi, che a breve riusciremo a dare questa prima significativa risposta. Nel frattempo, come accennato, la curatela pubblicherà il bando. In caso di bando specifico per stralcio, individueremo all’interno del progetto complessivo quali saranno le opere da realizzare. Tra un po’, quindi, inizieremo a vedere i frutti di un lavoro complicato e piuttosto duro, durato ben 2 anni e mezzo”.

Rappresentante dell’amministrazione comunale di Montegranaro che aggiunge: “Inoltre, abbiamo iniziato anche la discussione sulla Mezzina, altro nodo cruciale, dove siamo d’accordo con la curatela di procedere ad una riduzione della superficie e di un accorpamento della volumetria sulla superficie restante. Sostanzialmente, noi vorremmo ridurre l’area che viene insediata e ridistribuire questa volumetria sull’area che rimane edificabile, in modo che si consumi meno suolo, che questa sia più appetibile e che costi meno fare opere di urbanizzazione. C’è il solito problema che nella variante originaria del 2001 esisteva una volumetria pari a 3, ma qui addirittura non ci sono convenzioni, è tutto scaduto e con il Prg la volumetria si è più che dimezzata. Quindi, noi tutelando Montegranaro, limiteremo il consumo del suolo riducendo circa della metà la superficie edificatoria ma riportando la volumetria originaria. I rispettivi tecnici stanno facendo delle valutazioni e appena questi aspetti verranno chiariti predisporremo la variante che porteremo in Consiglio comunale”.


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