di Andrea Braconi
Nel mese di gennaio la deputata Lara Ricciatti, in riferimento alla gestione della fase post terremoto, aveva presentato un’interpellanza urgente al Governo, alla quale il sottosegretario Giacomelli aveva risposto che, per quei cittadini che dovessero scegliere di installarsi all’interno della loro proprietà una casetta in legno (comprandola a spese proprie), potrebbe configurarsi il reato di abuso edilizio, nonostante la rimozione della stesse abitazioni nel momento del ritorno ad una normalità nelle aree colpite dal sisma.
“Ho seguito la delibera approvata dal Comune di Pieve Torina e praticata a Montefortino – spiega a Cronachefermane.it la Ricciatti, che recentemente ha aderito a Art. 1 Movimento Democratico e Progressista -. Non mi sono inventata nulla, semplicemente giro i Comuni terremotati, anche adesso che le telecamere non riprendono più. Sabato scorso, tanto per capirci, ero a Sarnano”.
E ieri la Ricciatti ha riproposto il tema attraverso un emendamento al nuovo testo relativo al sisma, in discussione alla Camera.
“Abbiamo chiesto una deroga temporanea per un’installazione temporanea – spiega – dopo aver registrato clamorosi ritardi nella consegna di moduli e di casette di legno. Proposta che è stata respinta e alla quale si è aggiunta una risposta piuttosto scomposta del deputato Carrescia del Partito Democratico, che mi ha accusata di essere demagogica e di fare populismo. Ma qui si tratta della vita della persone, di evitare lo spopolamento delle zone montane e di una buona pratica temporanea, che nulla a a che vedere con i tanti paventati abusi edilizi. È l’ennesima dimostrazione del fallimento nella gestione di una tragedia che, a distanza di mesi, sembra non vedere una via d’uscita”.
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